Nations League di volley

Arriva in queste ore la notizia che la nazionale italiana di pallavolo non è riuscita a qualificarsi tra le sei finaliste della Nations Legue.
Il torneo di volley sta andando in onda su Raisport, con una grafica veramente interessante, che a quanto pare sul web non è stata ancora notata da nessuno.
Non è stata messa a punto dalla Rai, ma dalla federazione internazionale.
Impossibile non notarla. I numeri sono rozzissimi, realizzati come un insieme di linee rette. Qualcosa di simile lo si può ottenere in cinque minuti, dopo la prima lezione di disegno caratteri. Non solo i numeri sono realizzati in quello stile, ma anche le lettere usate per i nomi delle squadre e altre indicazioni in sovrimpressione, nonché per il nome della città che ospita la partita e altri spot che scorrono sui tabelloni a bordo campo (l’evento si sta svolgendo in Francia).


Forse la forma di lettere e numeri è discutibile presa in sé, ma vista nel complesso dà alla grafica un aspetto fresco e dinamico, specie se confrontata con la normale sovrimpressione scelta dalla Rai per il campionato italiano.



Eppure non ho trovato i nomi di chi ci ha lavorato sopra.
La tecnica per disegnare i singoli glifi mi pare semplicissima: si ottengono le forme come un’insieme di rette a spessore costante, tutte collegate tra di loro. Per fare la A, dove la penna dovrebbe alzarsi dopo avere fatto i fianchi per passare a tracciare il tratto centrale orizzontale, c’è un tratto in più: la penna non si alza, e dopo essere scesa in basso a destra, traccia un segmento obliquo che risale per iniziare a tracciare il tratto orizzontale. Anche la C è fatta con tre segmenti: si parte dal centro a salire, si ritorna giù passando in parte sullo stesso percorso già fatto, e poi si scende in basso con il terzo tratto.



Tre tratti anche per il numero 1: si parte dall’alto, scendendo con uno spiovente, si risale sullo stesso percorso, poi si scende in verticale.
La F ha un tratto obliquo che collega la fine del primo trattino orizzontale a destra e l’inizio del secondo a sinistra.
La E ha una forma strana, come una sigma greca, o, se vogliamo, un tre capovolto.
Qualche anno fa, per le olimpiadi di Londra, giornalisti e social avevano criticato il font ufficiale, che per richiamare l’immagine che gli inglesi hanno dell’alfabeto greco antico, era stato composto di tutte linee rette. Tuttora se ne trova qualche traccia sui siti pirata. Questo invece sembra passato inosservato anche ai siti illegali.
Gli organizzatori del mondiale di calcio, attualmente in corso in Russia, hanno usato il font ufficiale anche inserendolo nel sito web con i css. Invece sul sito ufficiale della federazione del volley non si trova traccia di questo font. Se non nei fotogrammi dei video delle partite.

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