Sybil Green

Un font interessante, di Typodermic, è il Sybil Green.
È un unicase, cioè alcune lettere hanno la forma delle maiuscole, altre delle minuscole.
I tratti sono molto semplici, praticamente disegnato a mano, con estremità arricciate in lettere come s, e, r, y.
La particolarità però è che molte lettere sono completamente riempite. Non soltanto manca il bianco nella a, p, e, o (ma non nella R): anche M, U, V, X, non hanno spazio all’interno.
Tra i font a pagamento, il primo che ci si avvicina un po’ è il Synthica, di Volcano Type. Qui le lettere sono tutte maiuscole, senza riccioli e con soluzioni sono più sperimentali: la L è un triangolo, la Z è riempita solo nella metà inferiore destra. La C è riempita in alto e in basso, dal bordo fino a due linee orizzontali messe lì apposta..
Myfonts conosce il tag “filled”, ma lo usa per font molto diversi.
Il PaperCute di S&C Type riempie gli spazi interni, solo quando sono completamente chiusi.
Fa la stessa cosa il Numbskull, di The Type Fetish, ma i tratti sono molto più incerti (eppure si fanno pagare).
Il Doll, di Face Type è una specie di bauhaus molto, molto ingrassato, così tanto da avere fatto sparire le controforme. Invece di tirare una riga a chiudere tutto, però qui le estremità sono arrotondate, in maniera da lasciare intravedere l’imbocco del golfo che dovrebbe esserci.
Corpulent di Suitcase Type Foundry applica la stessa tecnica a lettere maiuscole.
Wary di Gaslight riempie alcuni vuoti: quello di R e D, ma non quelli di A O e Q.
Loco, di Juraj Chrastina riempie gli spazi chiusi, tira la linea a chiudere la U, tira linee oblique per ridurre gli spazi nella S e nella C.
Spiderlegs Blackened di Hanoded sono maiuscole condensate scritte a mano, con tutti i buchi riempiti.
Gli esempi di heavy sono molti di più.
Un tag che forse si adatta più al Sybil Green è “counterless” ossia “senza controforma”.
Dove per “counter” o “controforma” si intende la parte rinchiusa interamente o parzialmente dalla forma della lettera. Quindi vale sia per la O (controforma chiusa) che per la C (controforma aperta).
91 famiglie risultano taggate così su Myfonts, ma della categoria fanno parte anche gli sencil come il Futura Black o il Milka.
Noto La Moda Nf, di Nick’s Font, che è un corsivo. Dwiggins Deco, di Mad Type, molto sperimentale, e Discoteque, di Ilya Chalyuk, tratti sottili, lettere riempite, linee rette tirate a chiudere lettere che dovrebbero essere aperte.
Interessanti, anche se c’entrano ben poco col Sybil, l’Aint Baroque di Nick’s Font, dove le lettere sono forme nere in cui si affacciano delle spirali ad indicare il punto in cui dovrebbe intrufolarsi il bianco, o lo Shotgun di Tylde, dove invece la caratteristica principale è data da fori di proiettile là dove dovrebbe esserci qualche controforma.
Tag simili sono “no counter”, “no counters”, “filled counters”.
E sono molto più usati: i primi due raccolgono ben 7497 font, il terzo 2942.
I primi due raccolgono anche gli stencil, mentre il terzo raccoglie molti ultrabold di tutte le forme, ma anche filled dai tratti sottili come l’Alter Eclipse di Aktf.

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