Topografia dell’inferno
Non avrebbe nulla a che vedere con la tipografia che è il tema di questo blog, ma al progetto ci ha lavorato la Molotro di Luciano Perondi, insieme ad Alpaca e col supporto della società Dante Alighieri. È una pagina interattiva dedicata all’Inferno di Dante Alighieri. Il sito è disponibile in italiano e in inglese.
C’è la consueta visione di spaccato dell’inferno, come fosse un imbuto, ma si può ingrandire a piacimento. I personaggi sono disegnati in maniera stilizzata, con forme semplici. È presente un indice per arrivare subito al punto che interessa, e delle frecce per spostarsi tra gli episodi precedenti e successivi.
La pagina si centra sull’episodio in questione, e sulla sinistra compaiono i versi che descrivono la scena.
In alternativa è possibile muoversi sulla mappa e cliccare sul pupazzetto per ottenere i versi che vi si riferiscono.
Il font usato per il progetto è uno slab abbastanza singolare.
Sbirciando nel codice non viene fuori nessun nome umano. C’è il nome del file, vaghissimo “int29 serif...webfont.woff2”, pescato dai server di Alpaca.
Ma che roba è Alpaca? “Una cooperativa di progettisti grafici che lavorano per la pubblica utilità nell’ambito della divulgazione scientifica e sociale e per promuovere l’accessibilità delle informazioni attraverso la progettazione di strumenti visivi”, dice la scritta di benvenuto sul sito (in italiano e in inglese. “Progettisti grafici” è la traduzione di “graphic designer”).
La sede è a Ferrara.
In evidenza sul sito c’è la proposta che i soci della cooperativa, Giulia Bonora e Daniele De Rosa, hanno realizzato per il concorso per la creazione di un sistema segnaletico e informativo del Centro Commerciale Naturale del Comune di Cento (provincia di Ferrara).
Il progetto si è classificato secondo al relativo concorso.
Al primo posto è arrivato Miguel Palmeiro, di United By, da Porto (Portogallo).
A vantarsi di avere partecipato allo stesso concorso c’è anche Lldesign, arrivato quarto.
Ma che diavolo è un Centro Commerciale Naturale? Apparentemente non c’è nessuna pagina web dettagliata dedicata al progetto. Mi sembra di capire che si tratta di qualche cartello da attaccare qua e là nel centro storico.
Per tornare ad Alpaca, un altro progetto interessante di cui si sono occupati riguarda anche l’elaborazione di strumenti informatici per realizzare le grafiche dei musei e siti archeologici.
C’è la consueta visione di spaccato dell’inferno, come fosse un imbuto, ma si può ingrandire a piacimento. I personaggi sono disegnati in maniera stilizzata, con forme semplici. È presente un indice per arrivare subito al punto che interessa, e delle frecce per spostarsi tra gli episodi precedenti e successivi.
La pagina si centra sull’episodio in questione, e sulla sinistra compaiono i versi che descrivono la scena.
In alternativa è possibile muoversi sulla mappa e cliccare sul pupazzetto per ottenere i versi che vi si riferiscono.
Il font usato per il progetto è uno slab abbastanza singolare.
Sbirciando nel codice non viene fuori nessun nome umano. C’è il nome del file, vaghissimo “int29 serif...webfont.woff2”, pescato dai server di Alpaca.
Ma che roba è Alpaca? “Una cooperativa di progettisti grafici che lavorano per la pubblica utilità nell’ambito della divulgazione scientifica e sociale e per promuovere l’accessibilità delle informazioni attraverso la progettazione di strumenti visivi”, dice la scritta di benvenuto sul sito (in italiano e in inglese. “Progettisti grafici” è la traduzione di “graphic designer”).
La sede è a Ferrara.
In evidenza sul sito c’è la proposta che i soci della cooperativa, Giulia Bonora e Daniele De Rosa, hanno realizzato per il concorso per la creazione di un sistema segnaletico e informativo del Centro Commerciale Naturale del Comune di Cento (provincia di Ferrara).
Il progetto si è classificato secondo al relativo concorso.
Al primo posto è arrivato Miguel Palmeiro, di United By, da Porto (Portogallo).
A vantarsi di avere partecipato allo stesso concorso c’è anche Lldesign, arrivato quarto.
Ma che diavolo è un Centro Commerciale Naturale? Apparentemente non c’è nessuna pagina web dettagliata dedicata al progetto. Mi sembra di capire che si tratta di qualche cartello da attaccare qua e là nel centro storico.
Per tornare ad Alpaca, un altro progetto interessante di cui si sono occupati riguarda anche l’elaborazione di strumenti informatici per realizzare le grafiche dei musei e siti archeologici.
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