Abeezee
Il sito d’informazione umbro Tuttoggi.info usa per i titoli degli articoli un senza grazie dall’aspetto abbastanza simpatico, quasi un upright italic. La l è a manico d’ombrello, la a è ad un solo livello, quasi geometrica ma con una curvatura morbida accennata in basso sull’asta. Il puntino sulla i è tondo, la c resta abbastanza aperta. Nulla di introvabile: è l’ABeeZee, pescato direttamente dai server di Google.
Mai visto usare altrove.
Il disegno principale è di Anja Meiners. La didascalia dice che è un “children’s learning font”, un carattere adatto ai bambini, “aperto, amichevole e semplice, le forme definite aiutano il processo di apprendimento alla lettura e scrittura”.
Certo, la notizia di oggi che un diciassettenne è morto travolto da un’auto non si intona molto con lo spirito con cui sono state disegnate le lettere, ma in altre sezioni del sito, magari quelle degli spettacoli, l’accoppiamento può risultare più azzeccato.
Anja è un nome di donna, anche se dalla scheda fornita da Luc Devroye non si fa nessun riferimento né al genere né alla nazionalità. Però si dice che è cofondatrice della bBox Type, e sul sito di quest’ultima si possono trovare le foto dei due disegnatori che l’hanno messa in piedi: Anja Meiners è effettivamente una donna, capelli ricci e sorriso largo, mentre l’altro fondatore, Ralph du Carrois è più imbronciato, capelli e barba biondi, occhiali da vista con la montatura scura.
Lo studio è basato a Berlino, sembra.
Il sito è in inglese.
L’Abeezee fa parte di una famiglia più larga, AbeZeh, che comprende anche un dingbat con i profili stilizzati adatti a formare un abbacedario: A-apple, B-beaver (castoro), C-computer, D-dinosaur, E-elephant e così via.
Il nome del font ricorda appunto la pronuncia delle lettere Abc in inglese o tedesco.
Mai visto usare altrove.
Il disegno principale è di Anja Meiners. La didascalia dice che è un “children’s learning font”, un carattere adatto ai bambini, “aperto, amichevole e semplice, le forme definite aiutano il processo di apprendimento alla lettura e scrittura”.
Certo, la notizia di oggi che un diciassettenne è morto travolto da un’auto non si intona molto con lo spirito con cui sono state disegnate le lettere, ma in altre sezioni del sito, magari quelle degli spettacoli, l’accoppiamento può risultare più azzeccato.
Anja è un nome di donna, anche se dalla scheda fornita da Luc Devroye non si fa nessun riferimento né al genere né alla nazionalità. Però si dice che è cofondatrice della bBox Type, e sul sito di quest’ultima si possono trovare le foto dei due disegnatori che l’hanno messa in piedi: Anja Meiners è effettivamente una donna, capelli ricci e sorriso largo, mentre l’altro fondatore, Ralph du Carrois è più imbronciato, capelli e barba biondi, occhiali da vista con la montatura scura.
Lo studio è basato a Berlino, sembra.
Il sito è in inglese.
L’Abeezee fa parte di una famiglia più larga, AbeZeh, che comprende anche un dingbat con i profili stilizzati adatti a formare un abbacedario: A-apple, B-beaver (castoro), C-computer, D-dinosaur, E-elephant e così via.
Il nome del font ricorda appunto la pronuncia delle lettere Abc in inglese o tedesco.
Commenti
Posta un commento