Block
Il Block, disegnato nel 1908 da H. Hoffmann (Heinz o Hermann? Versioni discordanti) per la Berthold è un senza grazie con una lunga storia. Le sue forme particolarmente riconoscibili sono comparse anche per i titoli delle prime pagine del Corriere della Sera, nel secolo scorso. È stato realizzato in varie versioni digitali, come quella diffusa tuttora dalla Berthold, e quella che si chiama Bloc, senza k finale, messa a punto invece dalla Paratype.
Identifont lo collega, tra gli altri, al sito di Myfonts, ma tutti i link portano ad un “Page not found”. Evidentemente il carattere è sparito, chissà perché.
Lo si può trovare comunque altrove, come sul sito di Berthold Types, in otto versioni diverse: standard, bold, heavy, condensed ed extracondensed (tre delle quali hanno la versione italica).
Dall’epoca della tipografia pre-informatica il font ha conservato l’andamento del profilo, che non è fatto di rette e curve perfette, ma di bordi un po’ ondulati, come era inevitabile che accadesse con la tecnologia di quei tempi.
Negli ultimi anni il Block è finito sotto gli occhi di tutto perché è il font usato nella testata della rivista satirica francese Charlie Hebdo, nota per alcune vignette che avevano indignato gli integralisti islamici, e soprattutto per la strage avvenuta in redazione nel 2015, quando due terroristi hanno ucciso 12 persone, tra direttore, collaboratori e due agenti di polizia.
La versione del Block usata per la testata è la Condensed, che si distingue da quella standard, tra l’altro, per la forma della lettera R. Nella standard, bold e heavy infatti l’estremità della gamba della lettera punta in avanti, essendo tagliata in verticale. Nelle versioni condensed e extra condensed invece la gamba della R poggia sulla linea di base, in maniera più consueta.
Il sito Fontmeme elenca anche altri usi del Block. Nella lista compare anche il videogioco Sonic Generations, dove parte del titolo è scritta con un font tecnologico che però ha alcune caratteristiche in comune col Block, tra cui appunto il taglio della gamba della R. Ma si tratta, già a prima vista, di una cosa completamente diversa.
Anche Bitstream ha diffuso una sua versione del Block, chiamata Gothic 821 Condensed.
Ad Hoffmann vengono attribuiti anche l’Hermes Grotesque e l’Herold (quest’ultimo digitalizzato dalla ParaType).
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