Graphite smart font

Graphite è il nome di un font basato sulle lettere scritte a mano da un architetto. Talvolta è stato usato nel mondo dei fumetti, o per suggerire quell’immaginario.
Ma Graphite è anche il nome di una tecnologia informatica che permette di creare font intelligenti (“smart”), in cui le singole lettere reagiscono al contesto circostante in maniera molto complessa.
Il software è stato realizzato nell’ambito del progetto Sil, essendo utile in quegli alfabeti non latini in cui le regole di scrittura sono complicate per ragioni storiche. Nell’alfabeto che conosciamo noi, in linea di massima ad ogni suono corrisponde ad una lettera dell’alfabeto che viene aggiunta alla parola procedendo da sinistra verso destra. Ma in altre lingue la regola può essere più complicata. Un suono isolato viene rappresentato con una certa forma, mentre in combinazione con un altro suono assume una forma diversa. Può essere ad esempio una specie di accento che compare sopra la lettera precedente o successiva. O ad un’insieme di lettere che si legano insieme.
Per permettere l’accessibilità ai mezzi digitali anche a coloro che scrivono in queste lingue sconosciute è stato sviluppato questo motore di script chiamato Graphite.
Sulla pagina del progetto è possibile scaricare parecchi font che fanno uso di questa tecnologia per scrivere in arabo, devanagari, greco, javanese e così via.
Sono disponibili anche un paio di toy-fonts, esperimenti inutili messi a punto solo per dare una dimostrazione delle potenzialità del software.
Il Simple Graphite Font inserisce la forma minuscola delle vocali e quella maiuscola delle consonanti. (Poco impressionante, visto che lo stesso effetto visivo si può ottenere con un font normale, incollando le forme di alcune maiuscole al posto delle minuscole e viceversa. Tenuto conto che copiando e incollando la scritta in notepad le lettere vengono maiuscole o minuscole a seconda di come sono state digitate). 
Più di impatto il Pig Latin Graphite Demo dove le lettere delle parole che uno digita vengono mischiate in maniera tale da suggerire l’idea di latino maccheronico a chi parla inglese.
Se scrivo “questa è una prova” utilizzando il font in questione sullo schermo compaiono le parole: “
estaqay è uanay ovapray”. (Una specie di farfallese, diremmo noi). (Anche in questo caso, se copio la scritta incomprensibile e la incollo in un editor di testo, ad esempio nella pagina in cui sto scrivendo questo post, la frase risulta normale come l’ho scritta io, non come appare nel word processor).
Inutile, sì, ma è difficile ottenere lo stesso effetto se non con avanzati sistemi di programmazione. In questo caso invece tutte le istruzioni sono contenute nel font. Basta installare quello, iniziare a scrivere e le istruzioni vengono eseguite in automatico.
A condizione, ovviamente, di avere il software adatto. Niente affatto difficile: della lista fanno parte Firefox, Open Office e Libre Office (tutti gratuiti).
Questo non significa che tutto quanto è semplice e immediato. Mi pare di capire che per attivare certe opzioni in OpenOffice è necessario prima scaricare un’estensione. Mentre per inserire un testo in una pagina web bisogna lavorare un po’ coi Css affinché tutto funzioni come si deve.
Comunque, a parte le istruzioni per gli addetti ai lavori, non mi pare che ci sia sul web qualche tutorial accessibile a tutti. Di sicuro, non in lingua italiana.
Né si può sapere facilmente quali sono i font, esclusi quelli che compaiono nella lista del Sil, realizzati con questa tecnologia.
Della lista fa parte l’Unifraktur Maguntia, che si trova anche su Google. Solo che scaricandolo si comporta normalmente, nonostante nella didascalia di Google si fa espresso riferimento a Graphite, con cui sarebbero state automatizzate alcune legature che si usavano nel blackletter, come ch, ck, tz... Già, ma come si attivano?
La didascalia spiega ancore che se per ritoccare il font è stato usato Font Forge, per aggiungere le caratterstiche Graphite è stato usato un Graphite Compiler.
Un altro font su cui si è lavorato è il Tengwar, i caratteri elfici inventati da Tolkien. Scaricandolo però è scrivendo in Open Office viene fuori una specie di Courier New. Le lettere elfiche ci sono, ma sono in altre posizioni. Come si attivano?

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