Macchina da scrivere cinese
Mi è capitato di vedere esposta una macchina da scrivere cinese. Almeno, mi è stato detto che era una macchina da scrivere cinese, ma non ci credevo mica tanto. Non aveva tasti, ma tanti caratteri in rilievo allineati su una unica superficie orizzontale. Come poteva funzionare un apparecchio del genere?
Invece sembra che sia proprio quello l’aspetto di una macchina da scrivere cinese. Su Youtube ci sono soltanto due video che ne mostrano il funzionamento.
In uno c’è una macchina da scrivere di tipo meccanico. Il tasto per stampare è solo uno, e sembra quello di un telegrafo. È montato su un meccanismo che si trova agganciato al rullo su cui viene messo il foglio. L’operatore tirando il tasto più spostare tutto il supporto su cui si trova il rullo, mentre con l’altra mano può scorrere a destra o sinistra il supporto orizzontale.
Sul supporto orizzontale ci sono migliaia di caratteri, l’operatore deve sapere dove si trova ciascun carattere, posizionare il supporto col tasto al di sopra di quel carattere, e premere. A quel punto, con un insieme di leve, il carattere viene tirato su e battuto sul foglio. Almeno, questo è quello che mi sembra di capire, perché non ho trovato nessuna animazione che faccia vedere il meccanismo esatto di funzionamento. Il video è pure in bassa risoluzione.
Nell’altro filmato invece si vede un apparecchio più moderno. Qui non c’è un tasto telegrafico, ma ci sono vari pulsanti sul bordo della superficie orizzontale. Il rullo col foglio qui è fisso. A muoversi avanti, dietro, a destra e a sinistra è solo la superficie orizzontale, che viene manovrata con apposite maniglie.
Il tempo di battitura è molto lento. Dice Wired, che ha fatto una breve ricerca in materia, che il ritmo è di circa 20 caratteri al minuto (uno ogni tre secondi).
Su Wikipedia in inglese si esaminano vari modelli diversi di macchine da scrivere cinesi. L’articolo si spinge fino all’epoca dell’informatica (ultimo ventennio del ventesimo secolo), quando sono stati messi a punto dei word processor che permettevano, usando varie tecniche, di aumentare la velocità di scrittura di anche 10 volte.
Al giorno d’oggi inserire una scritta in caratteri cinesi è abbastanza facile, anche per chi il cinese non lo parla per niente. In Windows basta andare sul pannello di controllo, alla voce “orologio e opzioni internazionali” cliccare su “cambia metodi di input”. Qui su “aggiungi una lingua” e scegliere nella lunghissima lista. Il pacchetto in questione verrà scaricato da internet e installato in automatico. A quel punto comparirà in basso a destra, accanto all’orologio, un comodo interruttore che permetterà di passare facilmente dai caratteri latini a quelli cinesi mentre si sta digitando qualcosa, nel word processor ma anche in blocco note. Peccato che quando scrivo “Roma” o “Torino” viene fuori una traslitterazione in cinese completamente diversa rispetto a quella fornita da Wikipedia (ci si arriva cercando la voce in italiano, e poi scegliendo nella colonna di sinistra alla voce “altre lingue”. Nella pagina in cinese, il titolo è in cinese semplificato, mentre la prima parola della prima riga, da quel poco che capisco, è in cinese tradizionale).
Certo se mi venisse in mente di farmi un tatuaggio esotico non sceglierei questo metodo per traslitterare una parola. Fa un po’ di affidamento in più Google Translate (translate.google.com), che permette di inserire una parola in italiano e ottenerne la traduzione in cinese semplificato o tradizionale. Prima di farsi tatuare qualsiasi cosa, comunque, meglio chiedere a qualcuno che ne capisce.
Invece sembra che sia proprio quello l’aspetto di una macchina da scrivere cinese. Su Youtube ci sono soltanto due video che ne mostrano il funzionamento.
In uno c’è una macchina da scrivere di tipo meccanico. Il tasto per stampare è solo uno, e sembra quello di un telegrafo. È montato su un meccanismo che si trova agganciato al rullo su cui viene messo il foglio. L’operatore tirando il tasto più spostare tutto il supporto su cui si trova il rullo, mentre con l’altra mano può scorrere a destra o sinistra il supporto orizzontale.
Sul supporto orizzontale ci sono migliaia di caratteri, l’operatore deve sapere dove si trova ciascun carattere, posizionare il supporto col tasto al di sopra di quel carattere, e premere. A quel punto, con un insieme di leve, il carattere viene tirato su e battuto sul foglio. Almeno, questo è quello che mi sembra di capire, perché non ho trovato nessuna animazione che faccia vedere il meccanismo esatto di funzionamento. Il video è pure in bassa risoluzione.
Nell’altro filmato invece si vede un apparecchio più moderno. Qui non c’è un tasto telegrafico, ma ci sono vari pulsanti sul bordo della superficie orizzontale. Il rullo col foglio qui è fisso. A muoversi avanti, dietro, a destra e a sinistra è solo la superficie orizzontale, che viene manovrata con apposite maniglie.
Il tempo di battitura è molto lento. Dice Wired, che ha fatto una breve ricerca in materia, che il ritmo è di circa 20 caratteri al minuto (uno ogni tre secondi).
Su Wikipedia in inglese si esaminano vari modelli diversi di macchine da scrivere cinesi. L’articolo si spinge fino all’epoca dell’informatica (ultimo ventennio del ventesimo secolo), quando sono stati messi a punto dei word processor che permettevano, usando varie tecniche, di aumentare la velocità di scrittura di anche 10 volte.
Al giorno d’oggi inserire una scritta in caratteri cinesi è abbastanza facile, anche per chi il cinese non lo parla per niente. In Windows basta andare sul pannello di controllo, alla voce “orologio e opzioni internazionali” cliccare su “cambia metodi di input”. Qui su “aggiungi una lingua” e scegliere nella lunghissima lista. Il pacchetto in questione verrà scaricato da internet e installato in automatico. A quel punto comparirà in basso a destra, accanto all’orologio, un comodo interruttore che permetterà di passare facilmente dai caratteri latini a quelli cinesi mentre si sta digitando qualcosa, nel word processor ma anche in blocco note. Peccato che quando scrivo “Roma” o “Torino” viene fuori una traslitterazione in cinese completamente diversa rispetto a quella fornita da Wikipedia (ci si arriva cercando la voce in italiano, e poi scegliendo nella colonna di sinistra alla voce “altre lingue”. Nella pagina in cinese, il titolo è in cinese semplificato, mentre la prima parola della prima riga, da quel poco che capisco, è in cinese tradizionale).
Certo se mi venisse in mente di farmi un tatuaggio esotico non sceglierei questo metodo per traslitterare una parola. Fa un po’ di affidamento in più Google Translate (translate.google.com), che permette di inserire una parola in italiano e ottenerne la traduzione in cinese semplificato o tradizionale. Prima di farsi tatuare qualsiasi cosa, comunque, meglio chiedere a qualcuno che ne capisce.
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