Ultras Liberi, Italian Football, P22 Arts and Crafts, Minnesota Plaid
Su Dafont ci sono almeno due font ispirati alle scritte che fanno i tifosi di calcio in Italia sui loro striscioni. Uno è Ultras Liberi, di The Maccio, il più scaricato dei due. L’altro è Italian Football di Filippo Morara.
Dal punto di vista del design, entrambi derivano dal movimento Arts and crafts, inizi del Novecento.
La A ha un fianco verticale e l’altro curvo, che parte verticale in basso ma poi gira gradualmente per andare ad unirsi a quell’altro in vetta.
Nell’Ultras Liberi il fianco verticale è quello destro, nell’Italian Football è il sinistro.
Anche la C ha una forma caratteristica: si compone di due tratti, uno orizzontale in alto da cui parte un tratto curvo in alto a sinistra che va a finire in basso a destra. Nell’Italian Football la forma è semplice, nell’Ultras Liberi per un lungo tratto la linea procede verticale, prima di curvare e finire con l’estremità che torna a puntare verso l’alto. A tutto questo si aggiunge una grazia slab in alto a destra, a puntare in basso.
Le caratteristiche che abbiamo visto si ripetono in un modo o nell’altro anche nelle altre lettere: le linee curve tendono a seguire una via più corta nell’Italian Football, mentre nell’Ultras Liberi ci sono grazie slab che spuntano qua e là, nella R, nella S e nella T, per esempio.
La N ha una forma più tradizionale nell’Ultras Liberi, col tratto obliquo che parte in alto a sinistra per terminare diciamo a un terzo dell’altezza dell’asta di destra. La linea parte verticale a scendere, e poi curva gradualmente per incrociarsi col tratto verticale in maniera praticamente perpendicolare.
Nell’Italian Football invece la N ha un aspetto più insolito, e contemporaneamente più comune da incontrare negli stadi italiani. Il tratto obliquo parte molto, molto in basso. È quasi orizzontale, praticamente è come fosse una u minuscola rispecchiata. La cosa strana è che anche la U ha la forma di una u minuscola rispecchiata. L’unica cosa che distingue la U dalla N in questo font è l’angolo in basso a destra. Nella N c’è un vertice, mentre nella U è curvo. Non molto felice come soluzione, mi sembra.
Nell’Italian Football il passaggio dalla retta alla curva mi pare un po’ esitante.
Completamente diversa invece l’impostazione dei numeri.
Ultras Liberi preferisce le linee spezzate, e l’alternanza tra rette e curve, mentre Italian Football sceglie soprattutto curve morbide. Col risultato di dare ai numeri un aspetto più tradizionale.
Il 4 dell’Ultras Liberi è chiuso, un po’ gobbo, nell’Italian Football è aperto. Il 6 dell’Ultras Liberi mi pare inguardabile, e anche l’8 e il 9 lasciano un po’ a desiderare. Per non parlare dello 0. Nell’Italian Football il 7 ha il tratto obliquo curvo, e lo zero la forma di uovo, con la parte più stretta in basso.
The Maccio non ha mai caricato nient’altro su Dafont. Morara invece ci ha messoo un Ryja, che a prima vista sembrano lettere arabe, ma in realtà sono le lettere dell’alfabeto latino ridisegnate in stile arabeggiante.
La C col tratto superiore piatto e quello obliquo curvo si trova nel P22 Arts and Crafts, come pure la A con un fianco rettilineo, con la differenza che qui i due fianchi non si congiungono, ma vanno a terminare su un tratto orizzontale che spunta a sinistra.
Su Identifont il disegno del P22 Arts and Crafts viene fatto risalire al 1908-1910, all’opera di Dard Hunter.
Notare che i numeri qui sono meno goffi: l’8 non ha spigoli, il quattro ha la forma tradizionale chiusa. Il 6 e il 9 usano le stesse linee della C, ribaltate a seconda dei casi. Lo zero è circolare.
Tra le lettere, si nota la presenza di molte varianti. La E può essere rettangolare o costruita sulle stesse linee della C. Nella G e nella D si può scegliere tra la versione col tratto orizzontale in alto o in basso. La Q è sia in versione circolare che in versione triangolare (tratto orizzontale in alto, e due lati curvi che formano una punta in basso).
Da notare la O, che è disponibile anche nella versione piccola sottolineata, che fa molto chic e che viene talvolta usata anche al giorno d’oggi, magari per fare un’insegna elegante o una pubblicità a tema.
Ho provato a cercare “football” su Myfonts.
Escono più di cento risultati, che praticamente non c’entrano nulla con quello che sto cercando.
Noto solo un’eccezione: il Minnesota Plaid, che applica le stesse soluzioni per la A e la C di quele scelte dagli ultrà italiani, mentre per altre lettere si discosta abbastanza (vedi la N).
Si tratta di un font moderno, pensato per essere utilizzato a livello commerciale, ad esempio per il logo di una squadra di basket o comunque di un’azienda di successo.
Su Myfont c’è una carrellata di specimen che mostrano i possibili usi del font, sia a livello di nome dell’azienda, sia a livello di testo più lungo.
Interessante anche l’aspetto dei numeri sulle maglie dei giocatori di qualche sport.
Dal punto di vista del design, entrambi derivano dal movimento Arts and crafts, inizi del Novecento.
La A ha un fianco verticale e l’altro curvo, che parte verticale in basso ma poi gira gradualmente per andare ad unirsi a quell’altro in vetta.
Nell’Ultras Liberi il fianco verticale è quello destro, nell’Italian Football è il sinistro.
Anche la C ha una forma caratteristica: si compone di due tratti, uno orizzontale in alto da cui parte un tratto curvo in alto a sinistra che va a finire in basso a destra. Nell’Italian Football la forma è semplice, nell’Ultras Liberi per un lungo tratto la linea procede verticale, prima di curvare e finire con l’estremità che torna a puntare verso l’alto. A tutto questo si aggiunge una grazia slab in alto a destra, a puntare in basso.
Le caratteristiche che abbiamo visto si ripetono in un modo o nell’altro anche nelle altre lettere: le linee curve tendono a seguire una via più corta nell’Italian Football, mentre nell’Ultras Liberi ci sono grazie slab che spuntano qua e là, nella R, nella S e nella T, per esempio.
La N ha una forma più tradizionale nell’Ultras Liberi, col tratto obliquo che parte in alto a sinistra per terminare diciamo a un terzo dell’altezza dell’asta di destra. La linea parte verticale a scendere, e poi curva gradualmente per incrociarsi col tratto verticale in maniera praticamente perpendicolare.
Nell’Italian Football invece la N ha un aspetto più insolito, e contemporaneamente più comune da incontrare negli stadi italiani. Il tratto obliquo parte molto, molto in basso. È quasi orizzontale, praticamente è come fosse una u minuscola rispecchiata. La cosa strana è che anche la U ha la forma di una u minuscola rispecchiata. L’unica cosa che distingue la U dalla N in questo font è l’angolo in basso a destra. Nella N c’è un vertice, mentre nella U è curvo. Non molto felice come soluzione, mi sembra.
Nell’Italian Football il passaggio dalla retta alla curva mi pare un po’ esitante.
Completamente diversa invece l’impostazione dei numeri.
Ultras Liberi preferisce le linee spezzate, e l’alternanza tra rette e curve, mentre Italian Football sceglie soprattutto curve morbide. Col risultato di dare ai numeri un aspetto più tradizionale.
Il 4 dell’Ultras Liberi è chiuso, un po’ gobbo, nell’Italian Football è aperto. Il 6 dell’Ultras Liberi mi pare inguardabile, e anche l’8 e il 9 lasciano un po’ a desiderare. Per non parlare dello 0. Nell’Italian Football il 7 ha il tratto obliquo curvo, e lo zero la forma di uovo, con la parte più stretta in basso.
The Maccio non ha mai caricato nient’altro su Dafont. Morara invece ci ha messoo un Ryja, che a prima vista sembrano lettere arabe, ma in realtà sono le lettere dell’alfabeto latino ridisegnate in stile arabeggiante.
La C col tratto superiore piatto e quello obliquo curvo si trova nel P22 Arts and Crafts, come pure la A con un fianco rettilineo, con la differenza che qui i due fianchi non si congiungono, ma vanno a terminare su un tratto orizzontale che spunta a sinistra.
Su Identifont il disegno del P22 Arts and Crafts viene fatto risalire al 1908-1910, all’opera di Dard Hunter.
Notare che i numeri qui sono meno goffi: l’8 non ha spigoli, il quattro ha la forma tradizionale chiusa. Il 6 e il 9 usano le stesse linee della C, ribaltate a seconda dei casi. Lo zero è circolare.
Tra le lettere, si nota la presenza di molte varianti. La E può essere rettangolare o costruita sulle stesse linee della C. Nella G e nella D si può scegliere tra la versione col tratto orizzontale in alto o in basso. La Q è sia in versione circolare che in versione triangolare (tratto orizzontale in alto, e due lati curvi che formano una punta in basso).
Da notare la O, che è disponibile anche nella versione piccola sottolineata, che fa molto chic e che viene talvolta usata anche al giorno d’oggi, magari per fare un’insegna elegante o una pubblicità a tema.
Ho provato a cercare “football” su Myfonts.
Escono più di cento risultati, che praticamente non c’entrano nulla con quello che sto cercando.
Noto solo un’eccezione: il Minnesota Plaid, che applica le stesse soluzioni per la A e la C di quele scelte dagli ultrà italiani, mentre per altre lettere si discosta abbastanza (vedi la N).
Si tratta di un font moderno, pensato per essere utilizzato a livello commerciale, ad esempio per il logo di una squadra di basket o comunque di un’azienda di successo.
Su Myfont c’è una carrellata di specimen che mostrano i possibili usi del font, sia a livello di nome dell’azienda, sia a livello di testo più lungo.
Interessante anche l’aspetto dei numeri sulle maglie dei giocatori di qualche sport.
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