William Morris
Morris nacque nel 1834 e fu uno degli uomini più influenti dell’epoca vittoriana, scrive Identifont. Fu influenzato dal movimento Arts and Crafts.
Entrò nel mondo della tipografia molto tardi, ad oltre cinquant’anni.
Realizzò il Kelmscott Chaucer per la Kelmscott Press che doveva stampare i lavori di Chaucer.
Collaborò con Hemery Walker, che l’aveva introdotto nel settore. Morì nel 1896.
Su Wikipedia in inglese le note relative alla tipografia nella pagina dedicata a Morris occupano una piccolissima parte del totale. Dice l’enciclopedia che lavorò a tre distinti caratteri, Golden, Troy e Chaucer, ispirandosi per le decorazioni agli intricati motivi dei manoscritti medievali.
Alla Kelmscott Press si lavorava per rendere i libri oggetti esteticamente attraenti. Il prodotto doveva essere perfetto dal punto di vista grafico, e il risultato era anche abbastanza costoso.
Su Identifont ci sono tre versioni del Golden Type (Itc, Ef e Linotype), più una quarta messa a punto da P22. Poi ci sono un Morris Gothic e P22 Morris Troy, e vari set di iniziali e ornamenti, che poi sono i suoi caratteri più conosciuti. Si trovano disponibili in varie versioni, anche gratuite. Le lettere maiuscole sono inserite in un quadrato scuro dove ogni spazio vuoto è riempito da foglie e decorazioni floreali.
Morris “è considerato antesignano dei moderni designer”, dice Wikipedia in italiano. Sebbene non fosse architetto, ha una notevole infloenza nell’architettura del suo tempo. Ha influenzato la decorazione di chiese e case. Ha dato un contributo al rilancio delle arti tessili tradizionali e i metodi di produzione.
Ha scritto poesia, narrative, traduzioni di testi antichi. Ha pure fondato una lega socialista.
È nato e morto nel Regno Unito.
Il Golden Type è un ridisegno del classico Jenson.
Il Troy è un blackletter. Il Chaucer è un Troy più largo.
Su Dafont è disponibile un Morris Roman, disegnato dal buon Dieter Steffmann, 100% gratuito, in cui le lettere hanno in gran parte la stessa forma del Troy, con la notevole eccezione della lettera a, che qui è ad un solo livello, mentre Morris la faceva a due.
Entrò nel mondo della tipografia molto tardi, ad oltre cinquant’anni.
Realizzò il Kelmscott Chaucer per la Kelmscott Press che doveva stampare i lavori di Chaucer.
Collaborò con Hemery Walker, che l’aveva introdotto nel settore. Morì nel 1896.
Su Wikipedia in inglese le note relative alla tipografia nella pagina dedicata a Morris occupano una piccolissima parte del totale. Dice l’enciclopedia che lavorò a tre distinti caratteri, Golden, Troy e Chaucer, ispirandosi per le decorazioni agli intricati motivi dei manoscritti medievali.
Alla Kelmscott Press si lavorava per rendere i libri oggetti esteticamente attraenti. Il prodotto doveva essere perfetto dal punto di vista grafico, e il risultato era anche abbastanza costoso.
Su Identifont ci sono tre versioni del Golden Type (Itc, Ef e Linotype), più una quarta messa a punto da P22. Poi ci sono un Morris Gothic e P22 Morris Troy, e vari set di iniziali e ornamenti, che poi sono i suoi caratteri più conosciuti. Si trovano disponibili in varie versioni, anche gratuite. Le lettere maiuscole sono inserite in un quadrato scuro dove ogni spazio vuoto è riempito da foglie e decorazioni floreali.
Morris “è considerato antesignano dei moderni designer”, dice Wikipedia in italiano. Sebbene non fosse architetto, ha una notevole infloenza nell’architettura del suo tempo. Ha influenzato la decorazione di chiese e case. Ha dato un contributo al rilancio delle arti tessili tradizionali e i metodi di produzione.
Ha scritto poesia, narrative, traduzioni di testi antichi. Ha pure fondato una lega socialista.
È nato e morto nel Regno Unito.
Il Golden Type è un ridisegno del classico Jenson.
Il Troy è un blackletter. Il Chaucer è un Troy più largo.
Su Dafont è disponibile un Morris Roman, disegnato dal buon Dieter Steffmann, 100% gratuito, in cui le lettere hanno in gran parte la stessa forma del Troy, con la notevole eccezione della lettera a, che qui è ad un solo livello, mentre Morris la faceva a due.
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