Petrona


Petrona è uno dei font gratuiti di Google Fonts. Disegnato da un tale Ringo Romei, si trova in 15 mila siti web, dice il sito. Che offre pure un grafico a torta: un buon 30% lo assegna a uno stato la cui sigla è Th, un altro terzo se lo spartiscono a metà Stati Uniti e uno stato non meglio precisato (forse); l’ultimo terzo ha come etichetta tre asterischi. Forse significa tutti gli altri stati? Certo che se Google ci mettesse una didascalia non sarebbe mica male.
Il font è un carattere con grazie, la didascalia non fa altro che illustrare le sue caratteristiche con metafore culinarie: ispirato al lavoro di un cuoco... il quale manovra gli ingredienti... creato come in una cucina... consigliato per i menu... eccetera.
Di Ringo Romei non si sa assolutamente niente: Identifont dice solo che ha disegnato il Petrona. Che risulta linkato a Google Fonts, ma contiene un riferimento anche a Huerta Tipografica. Caratteristiche che balzano all’occhio: la Q che va a sottolineare la lettera successiva, la C a doppia grazia, M trapezoidale, g con occhiello inferiore aperto. Grazie grassottelle e arrotondate.
Huerta Tipografica è una fonderia argentina, fondata nel 2009 da quattro disegnatori (ragazzi e ragazze) durante il loro primo anno all’università di Buenos Aires. All’attivo hanno anche un carattere con grazie, Bitter; un senza grazie display, Acme; un senza grazie svizzero, Telex, con f che scende sotto la linea di base; un handwriting, Gochi Hand; e un graziato più elegante, Alegreya. Tutti sono disponibili gratuitamente su Google Fonts.
In più il loro sito, ben fatto, mostra specimen di altri font, alcuni molto singolari, tipo il Cira Serif, un graziato composto in gran parte da rette spezzate, disponibile in una vasta gamma di pesi.

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