Datalegreya
Quante se ne inventano! Datalegreya è un font strano parecchio. Si tratta di un sistema per sovrapporre un grafico a una scritta, sfruttando caratteristiche Open Type (credo le stesse che stanno alla base delle legature). Si può scaricare gratuitamente da vari siti, tra cui Font Squirrel.
La forma delle lettere è presa dall’Alegreya, ma i tratti vengono intrecciati con la retta di un grafico.
Ci son quattro livelli possibili, tra la linea di base e quella superiore. In ingresso come in uscita. Quindi ci sono 16 possibilità diverse: la retta entra da 0 e esce da 1, entra da 0 e esce da 2, entra da 0 ed esce da 3... e così via. Quindi ogni lettera è stata disegnata in 16 versioni diverse, a seconda dell’andamento della retta. Per poter sovrapporre la curva alla lettera bisogna inserire la lettera, un simbolo speciale, e un numero da 0 a 3. Il carattere speciale scelto è la barra verticale.
Ad esempio, dopo avere selezionato il font Datalegreya, si può scrivere: “l|1m|2m|0g|3v|1s|2|d|0”. In OpenOffice Writer o programmi simili, la sequenza appare così come è scritta. Ma salvando il documento come pagina web, ed aprendola con un browser tipo Firefox, vengono visualizzate solo le lettere (in maiuscolo). I numeri invece sono stati usati per disegnare il grafico che vi si sovrappone, intrecciandosi con le aste delle varie lettere. La curva, in questo caso, spunta in basso a sinistra della L, passa al di sopra di uno dei picchi della prima M, scende in basso e si intreccia alla parte superiore della G, sovrasta la V e la S, si infila nell’occhiello della D. Insomma, segue l’andamento dei livelli che gli ho fornito dopo il simbolo della barra verticale.
Il fatto che nell’esempio ci ho messo le iniziali dei giorni della settimana non è casuale. Infatti il font non è stato inventato così, tanto per fare, ma pensando alle esigenze dei dispositivi smart, su cui in poco spazio e con poco sforzo bisogna visualizzare dei grafici, ad esempio quello delle previsioni del tempo o delle quotazioni di borsa. Anziché fare appello a risorse grafiche, basta affiancare dei caratteri già pronti, ed ecco un’approssimazione del grafico desiderato.
Ma questa è solo la base. Infatti è possibile sovrapporre delle etichette ad indicare il punto massimo e il punto minimo, e perfino una didascalia degli assi.
Non solo: è possibile visualizzare la curva come una linea continua semplice, come una linea che sovrasta una griglia di punti tutti della stessa dimensione, ma anche una griglia di punti che si rimpiccioliscono verso il basso a gradiente. Insomma, sono stati messi a punto tre file diversi con lo stesso meccanismo.
Un utente che voglia provare l’effetto non deve neanche sforzarsi di convertire i dati nel formato desiderato: c’è una pagina apposita sul sito di Figs Lab che fa tutto il lavoro: basta inserire le letter, i dati (che possono essere grandi a piacimento, 100, 200...), basta selezionare il tipo di didascalia che si vuole, e automaticamente si ottiene sia l’anteprima, sia la sequenza di lettere, numeri e barre verticali da inseguire (Per indicatori e didascalie i caratteri speciali sono parentesi quadre, simboli meno e più, parentesi graffe).
Questo è il solo lavoro messo a punto dallo studio parigino Figs Lab nel campo della tipografia.
La forma delle lettere è presa dall’Alegreya, ma i tratti vengono intrecciati con la retta di un grafico.
Ci son quattro livelli possibili, tra la linea di base e quella superiore. In ingresso come in uscita. Quindi ci sono 16 possibilità diverse: la retta entra da 0 e esce da 1, entra da 0 e esce da 2, entra da 0 ed esce da 3... e così via. Quindi ogni lettera è stata disegnata in 16 versioni diverse, a seconda dell’andamento della retta. Per poter sovrapporre la curva alla lettera bisogna inserire la lettera, un simbolo speciale, e un numero da 0 a 3. Il carattere speciale scelto è la barra verticale.
Ad esempio, dopo avere selezionato il font Datalegreya, si può scrivere: “l|1m|2m|0g|3v|1s|2|d|0”. In OpenOffice Writer o programmi simili, la sequenza appare così come è scritta. Ma salvando il documento come pagina web, ed aprendola con un browser tipo Firefox, vengono visualizzate solo le lettere (in maiuscolo). I numeri invece sono stati usati per disegnare il grafico che vi si sovrappone, intrecciandosi con le aste delle varie lettere. La curva, in questo caso, spunta in basso a sinistra della L, passa al di sopra di uno dei picchi della prima M, scende in basso e si intreccia alla parte superiore della G, sovrasta la V e la S, si infila nell’occhiello della D. Insomma, segue l’andamento dei livelli che gli ho fornito dopo il simbolo della barra verticale.
Il fatto che nell’esempio ci ho messo le iniziali dei giorni della settimana non è casuale. Infatti il font non è stato inventato così, tanto per fare, ma pensando alle esigenze dei dispositivi smart, su cui in poco spazio e con poco sforzo bisogna visualizzare dei grafici, ad esempio quello delle previsioni del tempo o delle quotazioni di borsa. Anziché fare appello a risorse grafiche, basta affiancare dei caratteri già pronti, ed ecco un’approssimazione del grafico desiderato.
Ma questa è solo la base. Infatti è possibile sovrapporre delle etichette ad indicare il punto massimo e il punto minimo, e perfino una didascalia degli assi.
Non solo: è possibile visualizzare la curva come una linea continua semplice, come una linea che sovrasta una griglia di punti tutti della stessa dimensione, ma anche una griglia di punti che si rimpiccioliscono verso il basso a gradiente. Insomma, sono stati messi a punto tre file diversi con lo stesso meccanismo.
Un utente che voglia provare l’effetto non deve neanche sforzarsi di convertire i dati nel formato desiderato: c’è una pagina apposita sul sito di Figs Lab che fa tutto il lavoro: basta inserire le letter, i dati (che possono essere grandi a piacimento, 100, 200...), basta selezionare il tipo di didascalia che si vuole, e automaticamente si ottiene sia l’anteprima, sia la sequenza di lettere, numeri e barre verticali da inseguire (Per indicatori e didascalie i caratteri speciali sono parentesi quadre, simboli meno e più, parentesi graffe).
Questo è il solo lavoro messo a punto dallo studio parigino Figs Lab nel campo della tipografia.
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