Intellecta Design
Oggi al primo posto dei font più “rilevanti” di Intellecta Design su Myfonts c’è l’Indenture English Penman, basato su calligrafie dell’diciottesimo e diciannovesimo secolo.
Negli specimen ci sono immagini di velieri, palazzi reali, paesaggi rilassanti, fiori.
Il tratto conserva quella irregolarità che denota la scrittura a mano con pennino.
Ci sono decine di varianti con decorazioni calligrafiche di tutti i generi, e legature.
Una versione gratuita del font si può scaricare su Dafont, solo per uso personale. Mancano legature e varianti, ma lettere numeri e punteggiatura ci sono tutti.
Su Dafont i caratteri più scaricati della fonderia brasiliana sono quelli decorativi: cornici, angoli, ornamenti, decorazioni floreali eccetera.
My Fonts presenta invece in cima alla lista un altro decorativo raffinato, Invitation Script, davanti a un set di monogrammi e all’Olivetti Typewriters. Che chiaramente attira traffico per via del nome, ma non ha nulla a che vedere con le macchine da scrivere italiane.
Intellecta ha prodotto altri caratteri typewriter meglio riusciti.
Di interessante, tra le altre cose, noto nella lista vari Wood Font, che riproducono un bizzarro progetto ottocentesco di lettere composte da nodosi tronchi d’albero, e il Silvestre Weygel, dove le lettere sono composte da uomini e donne nudi o seminudi, disposti a comporre la forma delle lettere corrispondenti.
Non si tratta di un progetto moderno, ma della digitalizzazione di un alfabeto disegnato nella prima metà del Cinquecento.
Nella didascalia si fa riferimento anche ad un alfabeto, disegnato da un certo Grassi, che è ancora più intricato: qui raffigurazioni di persone e di animali sono inserite nelle forme di un alfabeto gotico, con un effetto sicuramente d’impatto.
L’idea di raffigurare le forme dell’alfabeto come composizione di diversi corpi umani ha una lunga tradizione nel corso della storia, come dimostra una pagina di Public Domain Review che raccoglie numerose illustrazioni che attraversano tutta la storia della stampa, e la precedono anche. Il Grassi di cui si parlava prima, Giovannino de’Grassi, disegnò le sue illustrazioni nel Trecento, ben prima dell’arrivo di Gutenberg.
Il font di Intellecta è taggato in vari modi, tra cui “naked” (che non porta ad altri risultati), o “human” (che in gran parte porta a risultati che non c’entrano niente.
Un progetto interessante invece su questo stesso tema, è di Celebrity Fontz, col suo Body Art. In cui delle figure umane sono disegnate soltanto le silouettes. E non è nemmeno taggato “silouette”. Cercando il quale vengono solo tre font di foglie di tutte le forme messi a punto da Ingrimayne Type.
Su Fontspace cercando “silouette” viene fuori un solo font con forme di ragazze sovrapposte alle normali forme delle lettere. Cercando “bodies” invece vengono fuori i Weygel Bodies, con firma Character, e i Silvestre Bodies, dello stesso autore.
Che, oltre a un rustic e vari esperimenti coi derivati del legno, matite, martelli e oggetti vari, ha caricato un Flower Sketches dove la forma delle lettere è data dai gambi dei fiori piantati in un vasetto.
Negli specimen ci sono immagini di velieri, palazzi reali, paesaggi rilassanti, fiori.
Il tratto conserva quella irregolarità che denota la scrittura a mano con pennino.
Ci sono decine di varianti con decorazioni calligrafiche di tutti i generi, e legature.
Una versione gratuita del font si può scaricare su Dafont, solo per uso personale. Mancano legature e varianti, ma lettere numeri e punteggiatura ci sono tutti.
Su Dafont i caratteri più scaricati della fonderia brasiliana sono quelli decorativi: cornici, angoli, ornamenti, decorazioni floreali eccetera.
My Fonts presenta invece in cima alla lista un altro decorativo raffinato, Invitation Script, davanti a un set di monogrammi e all’Olivetti Typewriters. Che chiaramente attira traffico per via del nome, ma non ha nulla a che vedere con le macchine da scrivere italiane.
Intellecta ha prodotto altri caratteri typewriter meglio riusciti.
Di interessante, tra le altre cose, noto nella lista vari Wood Font, che riproducono un bizzarro progetto ottocentesco di lettere composte da nodosi tronchi d’albero, e il Silvestre Weygel, dove le lettere sono composte da uomini e donne nudi o seminudi, disposti a comporre la forma delle lettere corrispondenti.
Non si tratta di un progetto moderno, ma della digitalizzazione di un alfabeto disegnato nella prima metà del Cinquecento.
Nella didascalia si fa riferimento anche ad un alfabeto, disegnato da un certo Grassi, che è ancora più intricato: qui raffigurazioni di persone e di animali sono inserite nelle forme di un alfabeto gotico, con un effetto sicuramente d’impatto.
L’idea di raffigurare le forme dell’alfabeto come composizione di diversi corpi umani ha una lunga tradizione nel corso della storia, come dimostra una pagina di Public Domain Review che raccoglie numerose illustrazioni che attraversano tutta la storia della stampa, e la precedono anche. Il Grassi di cui si parlava prima, Giovannino de’Grassi, disegnò le sue illustrazioni nel Trecento, ben prima dell’arrivo di Gutenberg.
Il font di Intellecta è taggato in vari modi, tra cui “naked” (che non porta ad altri risultati), o “human” (che in gran parte porta a risultati che non c’entrano niente.
Un progetto interessante invece su questo stesso tema, è di Celebrity Fontz, col suo Body Art. In cui delle figure umane sono disegnate soltanto le silouettes. E non è nemmeno taggato “silouette”. Cercando il quale vengono solo tre font di foglie di tutte le forme messi a punto da Ingrimayne Type.
Su Fontspace cercando “silouette” viene fuori un solo font con forme di ragazze sovrapposte alle normali forme delle lettere. Cercando “bodies” invece vengono fuori i Weygel Bodies, con firma Character, e i Silvestre Bodies, dello stesso autore.
Che, oltre a un rustic e vari esperimenti coi derivati del legno, matite, martelli e oggetti vari, ha caricato un Flower Sketches dove la forma delle lettere è data dai gambi dei fiori piantati in un vasetto.
Commenti
Posta un commento