Pocket Monk

Pocket Monk in inglese significa monaco tascabile. Non a caso nello specimen di questo font si vede un monaco tibetano, con tunica arancione, che si affaccia dalla tasca della giacca di un tale.
Comunque, non è nulla a che abbia a che vedere coi buddisti. Basta vedere la forma della O per riconoscere lo stile del logo dei Pokemon. Per motivi di diritti d’autore, il disegnatore ha preferito storpiare il nome.
Il font si trova in download gratuito su Font Space, con licenza Freeware/Non Commercial.
Certo con un nome così sarebbe difficile da trovare, se non fosse che è taggato Pokemon, come altri dieci font sullo stesso sito.
Tra questi, il Pokemon Solid Normal, o la sua versione outline Pokemon Hollow, che ha anche lettere minuscole.
Gli altri sono dingbats con le immagini dei pokemon, o prodotti di bassa qualità che nulla hanno a che vedere col logo. In uno le lettere sono disegnate sulla pancia di Pikachu, quindi si potrebbe scrivere un nome affiancando vari Pikachu, tutti nella stessa posizione. Non molto originale.
Su Dafont c’è un Pokémon, senza autore e senza informazioni sulla licenza, maiuscole + minuscole, disponibile in due versioni: quella piena e quella outline. Negli ultimi tempi era rimasto parecchio nella top twenty, anche perché le nuove edizioni del videogioco erano diventate una vera e propria mania. Oggi si trova a pagina 2, comunque con quasi mille download nella giornata di ieri.
È lo stesso font, mi sembra, che su FontSpace si chiama Pokemon Solid o Normal, e che lì viene attribuito a Ipbp. Che comunque non vuol dire niente, tenuto conto che dal 2012 non è stato più caricato nient’altro sul sito, con questa sigla.
Un altro font su FontSpace punta su uno stile completamente diverso: Pokemon Gb, che è la riproduzione delle scritte in pixel che comparivano nel videogioco per il Game Boy.
La famiglia è composta di vari font: uno con le lettere latine, un paio con quelle giapponesi e un quarto con dei simboli che forse comparivano nel videogioco.

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