Verana

Con alcune distro di Linux viene fornito un senza grazie chiamato Verana. Il marchio è quello della Arkandis Digital Foundry. “Simile al Vera della BT”, dice la descrizione.
Si tratta di uno slab serif. Anche il Vera può essere scaricato gratuitamente, da FontSquirrel, ad esempio. BT sta per Bitstream, a quanto pare.
Visto che si tratta di font gratuiti, i motori di ricerca non restituiscono risultati pertinenti. A quelli generici viene spontaneo chiedere se per caso si sta cercando il Verdana. Che è il noto senza grazie diffuso con il software Microsoft e firmato da Matthew Carter.
Oppure si viene indirizzati verso il Verena, che è uno script a lettere separate, obliquo, disegnato nel 2009 da Gert Wiescher per Autographis.
Oppure si può trovare il Verano, sans dai tratti sottili ed incerti diffuso da La Tipomatica su Dafont. “Verano” è una parola spagnola che vuol dire “estate”.
La Adf, di Hirwen Harendal, sarebbe estinta dal 2007, secondo Luc Devroye, ma mi pare di avere visto qualche aggiornamento relativo a quattro o cinque anni fa. Ha diffuso parecchie versioni libere dei classici della tipografia, col nome che suggerisce i modelli a cui ci si è ispirati (Gillius per Gill, Universalis per Univers e Futura, Baskervald per Baskerville, Garamonde per Garamond, Tribun per Times...)
Tra i font a pagamento esiste anche un altro Vera, che però è un graziato condensato e contrastato firmato Tugcu Design, che si trova solo su FontSpring a 35 dollari.
La Bt ha diffuso anche un VeraCruz firmato da Ray Cruz: si tratta di un serif display con grazie abbastanza “a zampa d’elefante”.
Facile trovare online i riferimenti ai file, più difficile trovare qualche commento critico o informazione precisa sul background.

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