Alfabeto fonetico internazionale in Unicode
Su Wikpedia c’è un’apposita pagina con tutti i codici Unicode dei simboli utilizzati nell’alfabeto fonetico internazionale.
Ovviamente l’alfabeto è composto solo di lettere minuscole. Vi fanno parte tutte le lettere dell’alfabeto latino, da U+061 a U+07A, più altre lettere composte che iniziano per 00 o 01 (ad esempio le legature tra a ed e o tra o ed e). Il blocco dedicato all’alfabeto però è quello tra U+0250 e U+02AF. L’etichetta che dà l’editor di testi cliccando su Inserisci-Caratteri Speciali è “Estensioni fonetiche”.
Su Wikipedia, oltre alla lettera e al codice, la tabella fornisce anche il nome scientifico del suolo corrispondente, e il link alla pagina dedicata.
La pagina però è incompleta, quella in inglese fornisce un elenco di blocchi molto più lungo: oltre al latino di base, e a vari supplementi ed estensioni, include anche il blocco greco-copto, lettere particolari, diacritici, punteggiatura generale, frecce, lettere che modificano il tono, supplementi alle estensioni fonetiche...
L’enciclopedia in italiano si limita a dire che l’alfabeto è composto da “oltre centosessanta simboli” (anche se ogni lingua ne usa solo un sottoinsieme limitato).
Quella in inglese dice che le lettere sono solo 107, a cui si aggiungono 52 diacritici e 4 “prosodic marks”, che dovrebbero essere segni che indicano intonazione durata o accento.
Periodicamente l’alfabeto viene rivisto, adattato e corretto. L’ultimo intervento in questo senso risale al 2005, dice Wikipedia attingendo ad un articolo del 2012. In realtà mi pare che qualche nuova modifica c’è stata nel 2015, quattro anni fa.
A decidere cosa aggiungere e cosa togliere è l’International Phonetic Association, fondata nell’Ottocento a Parigi, ma forse oggi registrata in Gran Bretagna.
L’iscrizione costa 30 sterline l’anno, 15 per gli studenti, 600 per chi vuole essere socio a vita.
Ovviamente l’alfabeto è composto solo di lettere minuscole. Vi fanno parte tutte le lettere dell’alfabeto latino, da U+061 a U+07A, più altre lettere composte che iniziano per 00 o 01 (ad esempio le legature tra a ed e o tra o ed e). Il blocco dedicato all’alfabeto però è quello tra U+0250 e U+02AF. L’etichetta che dà l’editor di testi cliccando su Inserisci-Caratteri Speciali è “Estensioni fonetiche”.
Su Wikipedia, oltre alla lettera e al codice, la tabella fornisce anche il nome scientifico del suolo corrispondente, e il link alla pagina dedicata.
La pagina però è incompleta, quella in inglese fornisce un elenco di blocchi molto più lungo: oltre al latino di base, e a vari supplementi ed estensioni, include anche il blocco greco-copto, lettere particolari, diacritici, punteggiatura generale, frecce, lettere che modificano il tono, supplementi alle estensioni fonetiche...
L’enciclopedia in italiano si limita a dire che l’alfabeto è composto da “oltre centosessanta simboli” (anche se ogni lingua ne usa solo un sottoinsieme limitato).
Quella in inglese dice che le lettere sono solo 107, a cui si aggiungono 52 diacritici e 4 “prosodic marks”, che dovrebbero essere segni che indicano intonazione durata o accento.
Periodicamente l’alfabeto viene rivisto, adattato e corretto. L’ultimo intervento in questo senso risale al 2005, dice Wikipedia attingendo ad un articolo del 2012. In realtà mi pare che qualche nuova modifica c’è stata nel 2015, quattro anni fa.
A decidere cosa aggiungere e cosa togliere è l’International Phonetic Association, fondata nell’Ottocento a Parigi, ma forse oggi registrata in Gran Bretagna.
L’iscrizione costa 30 sterline l’anno, 15 per gli studenti, 600 per chi vuole essere socio a vita.
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