Ef Monster
Un font divertente può essere il Monster della Elsner+Flake. Disegnato da Martin Kitz nel 1996, ha la caratteristica che tutte le lettere, maiuscole o minuscole, sono decorate da occhi e denti. I risultati ovviamente sono i più disparati. Serpentelli, pennuti, mostri vari minacciosi ma simpatici tutto sommato.
Lo stesso disegnatore ha realizzato pochi altri font, sempre con qualche originalità marcata.
Identifont raccoglie un elenco di una trentina di caratteri che per qualche verso sono simili al Monster.
Molti hanno in comune solo il fatto di essere per qualche verso mostruosi, senza punti di riferimento come fossero scariche elettriche, talvolta ispirati a qualche forma umana, animale o mostruosa.
Alcuni però sono più ordinati, e seguono qualche principio costante. Ad esempio il Looky Cookie di Nick Curtis (Nick’s Fonts), ha lettere fumettose black ognuna della quali ha due occhietti nella parte alta, che puntano in direzioni differenti.
Il Mutaints, di Jakob Fischer, pure aggiunge occhi e denti ad ogni lettera. Qui i mostri sono sorridenti, difficilmente hanno un’espressione minacciosa. Ma tutti quei denti sono inquietanti comunque. La fonderia è Pizzadude. Il font offre anche un extra, Mutaints Xtra, dingbat di mostri che non hanno la forma di lettere.
Eyeballs, unico font firmato David Robbins, pure si basa sul principio di aggiungere un paio di occhi in cima alle lettere (pubblicato da Bitstream, 1995-6). Qui però è uno slab, sempre con lettere sbilenche, e soprattutto mancano le minuscole. Il loro spazio infatti è occupato da una versione ripulita delle maiuscole: stessa forma, ma senza occhietti.
Nella lista dei caratteri simili ci rientra il Jokerman, e tutti quelli che si ispirano agli stessi princìpi. Oppure quei font composti di strumenti quotidiani (tipo il Toolbox, unico font firmato Brian Strysko, dove la A è un compasso, la U una calamita a ferro di cavallo, la X una forbice e così via. 1993, Adobe-Linotype).
Lo stesso disegnatore ha realizzato pochi altri font, sempre con qualche originalità marcata.
Identifont raccoglie un elenco di una trentina di caratteri che per qualche verso sono simili al Monster.
Molti hanno in comune solo il fatto di essere per qualche verso mostruosi, senza punti di riferimento come fossero scariche elettriche, talvolta ispirati a qualche forma umana, animale o mostruosa.
Alcuni però sono più ordinati, e seguono qualche principio costante. Ad esempio il Looky Cookie di Nick Curtis (Nick’s Fonts), ha lettere fumettose black ognuna della quali ha due occhietti nella parte alta, che puntano in direzioni differenti.
Il Mutaints, di Jakob Fischer, pure aggiunge occhi e denti ad ogni lettera. Qui i mostri sono sorridenti, difficilmente hanno un’espressione minacciosa. Ma tutti quei denti sono inquietanti comunque. La fonderia è Pizzadude. Il font offre anche un extra, Mutaints Xtra, dingbat di mostri che non hanno la forma di lettere.
Eyeballs, unico font firmato David Robbins, pure si basa sul principio di aggiungere un paio di occhi in cima alle lettere (pubblicato da Bitstream, 1995-6). Qui però è uno slab, sempre con lettere sbilenche, e soprattutto mancano le minuscole. Il loro spazio infatti è occupato da una versione ripulita delle maiuscole: stessa forma, ma senza occhietti.
Nella lista dei caratteri simili ci rientra il Jokerman, e tutti quelli che si ispirano agli stessi princìpi. Oppure quei font composti di strumenti quotidiani (tipo il Toolbox, unico font firmato Brian Strysko, dove la A è un compasso, la U una calamita a ferro di cavallo, la X una forbice e così via. 1993, Adobe-Linotype).
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