La i del Gintronic
Sono finito non so come sul Gintronic, uno slab disegnatto da Mark Fromberg, pubblicato da bBox Type. L’anno sarebbe il 2018, dice Identifont, che però aggiunge che è uno dei preferiti del sito Typographica per il 2016. Non è diffuso con i normali siti di font, si trova solo sul sito della fonderia.
Tendenzialmente è un senza grazie anche se qua e là se ne trova qualcuna: Nella B e nella D, per esempio, nella I, J, L, Z perfino (un rettangolino che si alza dall’estremità in basso a destra). Tra le minuscole, si segnala la l che in basso è curva come fosse una t, e la i che segue la stessa regola: in alto grazia rettangolare verso sinistra, in basso curvatura verso destra.
Ho provato a rispondere al questionario di Identifont per trovare i font che hanno la stessa caratteristica, ma ci deve essere qualche bug nelle domande che mi porta a impantanarmi dove non c’è niente. E, vergognandosi di non trovare niente, mi fornisce risultati che coincidono con la mia descrizione solo in parte, ma hanno la i fatta in tutt’altro modo. Ho segnalato la situazione, mesi fa mi hanno detto che se ne sarebbero occupati, ma il problema sta ancora lì.
Per fortuna il sito ha un riquadro con la scorciatoia, che mentre gli passi la descrizione suggerisce quali sono i risultati più probabili. Appena gli do la descrizione della i in testa alla classifica dei Popular Matches c’è l’Fs Lola.
Fs sta per Fontsmith, il disegnatore è Philip Garnham, l’anno 2005. Anche questo non si trova sui normali siti commerciali ma solo sul sito della fonderia. Anche questo è uno slab, ma non monospace. E non avendo l’esigenza di allargare le lettere strette, la curva fatta in basso dalla i e dalla l si protende ben poco, quasi quanto la larghezza dell’asta, nulla a che vedere con la curva larga fatta dalla t.
Al secondo posto c’è il Bradlo Slab, che pur essendo slab non regge al confronto, è un po’ sgraziato, con qualche specie di inktrap e soprattutto la i prosegue a destra dopo uno spigolo, in maniera rettilinea, non con una curva.
Gli altri risultati sono abbastanza creativi, come per esempio il Between 3 di Akira Kobayashi, Monotype, che è praticamente un upright italic per quanto riguarda alcune delle minuscole, con la e senza spigoli e la a ad un solo livello (nell’italic è normale che la i curvi verso destra. La stessa curva però ce la dovrebbero avere anche la n e la m, mentre nel Between 3 questa caratteristica non c’è).
Se provo a lasciare nel vago le altre risposte del questionario, tranne quella sul monospace, ottengo tre soli risultati. Due hanno la i con grazia inferiore rettilinea, mentre il terzo è un lavoro interessante di Fred Smejers del 2000 per FontFont: l’FF Quadraat Sans Mono. La i e la l seguono lo stesso schema del Gintronic, ma con l’estremità tagliata obliqua che spiazza un po’. Anche la C maiuscola applica la stessa tecnica in basso. Altre lettere hanno dettagli insoliti. La A che ha la cima come se fosse Caslon, la N con l’asta obliqua che spunta in alto a sinistra e che a destra non scende fino in basso, la P che resta aperta come fosse un Garamond (come pure i numeri 6 e 9). Ma soprattutto si nota la f che ha un tratto discendente che termina in verticale.
Comunque, il migliore di tutti mi pare il Gintronic. L’autore non è conosciuto da Identifont per niente altro: il sito mostra solo quattro pesi del Gintronic, più due nomi, Calcine e Canary, senza specimen.
Tendenzialmente è un senza grazie anche se qua e là se ne trova qualcuna: Nella B e nella D, per esempio, nella I, J, L, Z perfino (un rettangolino che si alza dall’estremità in basso a destra). Tra le minuscole, si segnala la l che in basso è curva come fosse una t, e la i che segue la stessa regola: in alto grazia rettangolare verso sinistra, in basso curvatura verso destra.
Ho provato a rispondere al questionario di Identifont per trovare i font che hanno la stessa caratteristica, ma ci deve essere qualche bug nelle domande che mi porta a impantanarmi dove non c’è niente. E, vergognandosi di non trovare niente, mi fornisce risultati che coincidono con la mia descrizione solo in parte, ma hanno la i fatta in tutt’altro modo. Ho segnalato la situazione, mesi fa mi hanno detto che se ne sarebbero occupati, ma il problema sta ancora lì.
Per fortuna il sito ha un riquadro con la scorciatoia, che mentre gli passi la descrizione suggerisce quali sono i risultati più probabili. Appena gli do la descrizione della i in testa alla classifica dei Popular Matches c’è l’Fs Lola.
Fs sta per Fontsmith, il disegnatore è Philip Garnham, l’anno 2005. Anche questo non si trova sui normali siti commerciali ma solo sul sito della fonderia. Anche questo è uno slab, ma non monospace. E non avendo l’esigenza di allargare le lettere strette, la curva fatta in basso dalla i e dalla l si protende ben poco, quasi quanto la larghezza dell’asta, nulla a che vedere con la curva larga fatta dalla t.
Al secondo posto c’è il Bradlo Slab, che pur essendo slab non regge al confronto, è un po’ sgraziato, con qualche specie di inktrap e soprattutto la i prosegue a destra dopo uno spigolo, in maniera rettilinea, non con una curva.
Gli altri risultati sono abbastanza creativi, come per esempio il Between 3 di Akira Kobayashi, Monotype, che è praticamente un upright italic per quanto riguarda alcune delle minuscole, con la e senza spigoli e la a ad un solo livello (nell’italic è normale che la i curvi verso destra. La stessa curva però ce la dovrebbero avere anche la n e la m, mentre nel Between 3 questa caratteristica non c’è).
Se provo a lasciare nel vago le altre risposte del questionario, tranne quella sul monospace, ottengo tre soli risultati. Due hanno la i con grazia inferiore rettilinea, mentre il terzo è un lavoro interessante di Fred Smejers del 2000 per FontFont: l’FF Quadraat Sans Mono. La i e la l seguono lo stesso schema del Gintronic, ma con l’estremità tagliata obliqua che spiazza un po’. Anche la C maiuscola applica la stessa tecnica in basso. Altre lettere hanno dettagli insoliti. La A che ha la cima come se fosse Caslon, la N con l’asta obliqua che spunta in alto a sinistra e che a destra non scende fino in basso, la P che resta aperta come fosse un Garamond (come pure i numeri 6 e 9). Ma soprattutto si nota la f che ha un tratto discendente che termina in verticale.
Comunque, il migliore di tutti mi pare il Gintronic. L’autore non è conosciuto da Identifont per niente altro: il sito mostra solo quattro pesi del Gintronic, più due nomi, Calcine e Canary, senza specimen.
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