La I e la C del Verdana

Il Verdana, uno dei font principali della tipografia della Microsoft, ha una I e una C abbastanza riconoscibili. La I ha grazie slab, cosa niente affatto scontata in un senza grazie. La C ha le estremità tagliate in verticale. La scelta di mettere le grazie sulla I non è scontata ma non è neanche troppo rara, per i senza grazie. Altri font contengono questa scelta. È una delle prime domande che Identifont pone nel suo questionario. Uno dei più famosi è forse l’Fs Lola, 2005, di Philip Garnham, Fontsmith, dove la C, senza grazie, è asimmetrica: l’estremità superiore è tagliata obliqua quasi in orizzontale, mentre quella inferiore è tagliata in verticale, ma si assottiglia.
Sempre Fontsmith diffonde anche l’Albert e l’Ingrid, di Jason Smith, 2002 e 2004, con la I con grazie mentre la C ha le estremità tagliate in obliquo.
Un altro senza grazie ad avere fatto la scelta di graziare la I è il Comic Sans. Che grazia anche la C, ma solo in alto.
Per i caratteri typewriter la scelta di graziare la I è una consuetudine, anzi, è praticamente obbligatoria. A causa delle limitazioni delle vecchie macchine da scrivere, era necessario che i caratteri fossero monospace, cioè tutti della stessa larghezza. Quindi diventava necessario trovare un modo per allargare la I fino alla stessa dimensione della M, altrimenti sarebbe comparso troppo spazio bianco all’interno delle parole. Lo stesso problema si pose con i primi computer, dove la posizione delle lettere sullo schermo era obbligata, e i font erano per forza di cose monospace. E font monospace che usano le stesse soluzioni vengono utilizzati ancora oggi nella programmazione o in certe applicazioni particolari, in banche o uffici ad esempio.
Solo che il Verdana non è affatto monospace: la I, pure se ha le grazie, occupa all’incirca la metà dello spazio occupato dalla C.
Microsoft ha anche un’altra versione del Verdana chiamata Tahoma: quello che cambia è solo lo spazio tra le lettere.
Il Segoe, sempre a marchio Microsoft, applica le stesse scelte per queste due lettere, ma l’autore è diverso, Steve Matteson.
Il questionario di Identifont secondo me è buggato, quindi dando la descrizione solo di queste due lettere mi pare sia impossibile arrivare al Verdana. Ma i tempi di correzione del sito credo siano abbastanza lunghi.
Comunque, i font più simili al Verdana, dal punto di vista di concezione generale delle lettere, secondo il sito sarebbero Praxis Next, Vita e Vera Sans. Di questi tre, solo il Vita mette le grazie sulla I.

Commenti

Post più popolari