Nyala
Nyala è il font fornito dalla Microsoft per il supporto della lingua etiope. Contiene tutti i simboli dell’alfabeto etiopico (alcuni in un sottoinsieme classificato “etiopico”, altri in un sottoinsieme senza etichetta). Ma può essere usato tranquillamente anche per scrivere un testo in italiano, visto che contiene anche tutto l’alfabeto latino, con numerosi accenti usati nelle varie lingue europee. L’aspetto del testo che viene fuori è un po’ singolare: le lettere sono concepite come se fossero con grazie, nel senso che lo spessore dei tratti è variabile (guardare la e, ad esempio). Ma le grazie sono presenti solo in alcuni casi, di solito in alto a sinistra (vedere h, b, v), mentre ai piedi di altre lettere come m, n, r e i non c’è niente.
Due glifi molto singolari sono quelli delle parentesi graffe, composte da tre tratti curvi, con un quadrato a rappresentare la punta.
Il nome è quello di un’antilope di montagna che si trova in Etiopia, il tragelaphus buxtoni.
Gli autori sono John Hudson e Geraldine Wade.
Al primo sono attribuiti anche altri font di Microsoft, come il Costantia o il Gabriola, oltre ai due Slabo che si trovano su Google (13px e 27px).
Alla seconda Identifont collega solo un dingbat, Cariadings, anche questo rilasciato dalla Microsoft nell’ambito del progetto ClearType (tecnologia che migliora la visione dei testi sugli schermi lcd).
Due glifi molto singolari sono quelli delle parentesi graffe, composte da tre tratti curvi, con un quadrato a rappresentare la punta.
Il nome è quello di un’antilope di montagna che si trova in Etiopia, il tragelaphus buxtoni.
Gli autori sono John Hudson e Geraldine Wade.
Al primo sono attribuiti anche altri font di Microsoft, come il Costantia o il Gabriola, oltre ai due Slabo che si trovano su Google (13px e 27px).
Alla seconda Identifont collega solo un dingbat, Cariadings, anche questo rilasciato dalla Microsoft nell’ambito del progetto ClearType (tecnologia che migliora la visione dei testi sugli schermi lcd).
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