Waree
Un altro font pensato per i caratteri thai e diffuso gratuitamente con alcune distro di Linux è il Waree. A differenza dell’Umpush, qui l’anteprima che si vede nella schermata Inserisci – Caratteri Speciali è uguale alla forma che viene effettivamente stampata (nell’Umpush la I che ha grazie slab mostrava un’anteprima senza grazie).
Anche il Waree è senza grazie, ma qui la Q ha una coda esterna breve, molto meno pittoresca dell’onda della Q Umpush.
La I è senza grazie, la J è molto più stretta. Il vertice centrale della M non tocca la linea di base. Il numero 5 ha il trattino verticale anziché obliquo. La G ha un tratto rettilineo verticale, la gamba della R sta più avanti rispetto a quella dell’Umpush, ed è curva.
Le estremità della C sono tagliate in verticale, come quelle del Verdana. La c, la s, la e e la a sono molto più aperte rispetto all’Umpush. E mentre le i e j maiuscole e minuscole vengono disegnate senza le grazie, la scelta opposta viene fatta per il numero 1, che le grazie alla base ce le ha.
La larghezza delle lettere è tendenzialmente maggiore rispetto a quella dell’Umpush, soprattutto per colpa delle minuscole, perché le maiuscole in realtà sono meno ingombranti.
Chiaramente per confrontare i due font, pensati per i caratteri thai bisognerebbe confrontare e conoscere i caratteri thai. Io non me ne intendo, però posso notare che nell’Umpush certe linee vengono portate giù in verticale, mentre nel Waree seguono traiettorie più curve. Lo spessore del tratto nel Waree è dosato con più cura, mi sembra, mentre nell’Umpush mi pare costante.
Le lettere accentate italiane ci sono tutte, e ce ne sono altre utili magari per lingue dell’est europeo. Mancano il supporto per altri alfabeti: del greco sono disponibili solo due lettere, omega e pigreco, perché utilizzate in matematica.
Anche il Waree è senza grazie, ma qui la Q ha una coda esterna breve, molto meno pittoresca dell’onda della Q Umpush.
La I è senza grazie, la J è molto più stretta. Il vertice centrale della M non tocca la linea di base. Il numero 5 ha il trattino verticale anziché obliquo. La G ha un tratto rettilineo verticale, la gamba della R sta più avanti rispetto a quella dell’Umpush, ed è curva.
Le estremità della C sono tagliate in verticale, come quelle del Verdana. La c, la s, la e e la a sono molto più aperte rispetto all’Umpush. E mentre le i e j maiuscole e minuscole vengono disegnate senza le grazie, la scelta opposta viene fatta per il numero 1, che le grazie alla base ce le ha.
La larghezza delle lettere è tendenzialmente maggiore rispetto a quella dell’Umpush, soprattutto per colpa delle minuscole, perché le maiuscole in realtà sono meno ingombranti.
Chiaramente per confrontare i due font, pensati per i caratteri thai bisognerebbe confrontare e conoscere i caratteri thai. Io non me ne intendo, però posso notare che nell’Umpush certe linee vengono portate giù in verticale, mentre nel Waree seguono traiettorie più curve. Lo spessore del tratto nel Waree è dosato con più cura, mi sembra, mentre nell’Umpush mi pare costante.
Le lettere accentate italiane ci sono tutte, e ce ne sono altre utili magari per lingue dell’est europeo. Mancano il supporto per altri alfabeti: del greco sono disponibili solo due lettere, omega e pigreco, perché utilizzate in matematica.
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