Din 1451 Mittelschrift

Il Din 1451 Mittelschrift è un tipo di carattere sviluppato dal Deutches Institut fur Normung (Istituto Tedesco di Standardizzazione) nel 1936, ed è usato in Germania e altri paesi per segnali stradali e ferroviari. Nel 1990 lo staff della Linotype ne ha realizzato la versione che attualmente è in circolazione digitalizzata.
A me (e solo a me a quanto pare) suscita qualche sensazione inquietante perché per certi versi ricorda certe insegne di epoca nazista. All’ingresso di alcuni campi di concentramento c’era qualche scritta con la M col vertice che non tocca la linea di base, la R con la gamba dritta e lontana dall’asta verticale, il tratto rettilineo nella C. Ma è anche verso che spesso quelle scritte avevano anche altre caratteristiche che in questo font non ci sono: magari il tratto centrale della E era decentrato, la B era asimmetrica, la M poteva avere i fianchi obliqui. Più raramente la R aveva la gamba curvata in basso. Il font usato in quei casi non era sempre lo stesso.
Mi viene in mente una polemica che c’è stata qualche anno fa, quando qualcuno nello staff dei film di Guerre Stellari aveva rivelato che il logo del film era stato ispirato dall’Helvetica, un font considerato totalitario. Ovviamente i sostenitori dell’Helvetica erano insorti, notando fra le altre cose la discrepanza di date.
Con l’apposito strumento di Identifont si può confrontare l’Helvetica col Mittelschrift. Prima di tutto l’Helvetica è più leggero. Poi le lettere come la O e la C mancano del tratto rettilineo verticale, sono più tondeggianti, meno condensate. La R ha la gamba curva verso l’alto (mentre nell’Arial si torna alla gamba rettilinea). La M tocca la linea di base.
Il sito elenca poi le altre differenze di concezione delle lettere (tralasciando considerazioni su quanto sono chiuse le estremità di c, n e s, orizzontali o quasi nell’Helvetica). Una caratteristica interessante del Mittelschrift è la l, che in basso curva verso destra. Scelta che ci ritroviamo spesso sotto gli occhi, visto che è presente nella normale segnaletica stradale tuttora in uso in Italia. Che non è una versione del Mittelschrift ma del Transit: la t ha la parte superiore spiovente, e il puntino sulla i è tondo anziché quadrato.
Per quanto riguarda i numeri nel Mittelschrift si nota il 4 aperto, e il sette con una grazia slab all’estremità superiore, come quella che si usava sulle targhe italiane ai vecchi tempi e che ancora compare sulle targhe di vari paesi. (In Germania credo sia stato abbandonato nel 1994).
Scrive Fonts In Use che il nome Mittelschrift serve ad indicare solo una delle versioni del Din 1451: con Engschrift si indica la versione condensata, e con Breitschrift la versione espansa.
Font con la parola breitschrift nel nome mi pare che non ce ne siano.
Oltre alla Linotype, anche Elsner+Flake e Urw hanno realizzato delle versioni digitali del Din 1451 (che anche se è stato confermato nel 1936, risalirebbe al 1931).
Tra i vari usi, il sito segnala uno dei programmi della Apple per lo scatto delle foto e il logo dei giochi olimpici di Tokio del 2020.
Secondo Wikipedia in inglese anche per le vecchie targhe delle macchine italiane ci si sarebbe ispirati al Din 1451 (nella versione stretta), con numerose modifiche in parecchie cifre e lettere. Quella più ovvia riguarda la W che per entrare sulle targhe è stata ristretta in una maniera altamente improbabile rispetto a tutti i font progettati per qualsiasi altro uso.
Un font estremamente rudimentale ispirato al Din 1451 è stato caricato su Dafont, nella versione larga (inguardabile, dico io). Meglio ha fatto lo stesso disegnatore nella versione più stretta, che è stata caricata su Font Space. Anche se qui la parte superiore della t è spiovente, e la base non è curvata a destra (in linea con quanto si vede su alcuni cartelli stradali in lingua tedesca).
Lo stesso autore ha caricato molti altri rétro interessanti, sul sito.

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