Fontpolice e il kerning
Negli ultimi mesi varie segnalazioni arrivate a Fontpolice avevano qualcosa a che vedere col kerning. A ottobre è stata la volta di un catalogo giapponese con la testata Avan scritta in un Copperplate modificato. A cui non era stato ritoccato il kerning, che tra le A e la V è fondamentale. Che sia A Van il titolo?, si chiede il blogger.
In effetti il Copperplate è un font molto comune, viene fornito con il software Microsoft. E coi normali programmi di videoscrittura il kerning è automatico.
A novembre il bersaglio è stato un cartello di obitorio a Singapore, Mortuary in inglese. Titolo del post: La morte del kerning. Il problema non è soltanto l’assenza di kerning, ma l’eccessivo spazio a destra delle r. Dice lui. Gran parte della gente non credo ci troverebbe qualcosa di particolarmente strano.
Insomma un peccato veniale, rispetto all’assurdo effetto ottenuto nella facciata di un edificio a South Manchester di cui il blog si è occupato a ottobre. Lì le lettere, attaccate una alla volta, in certi casi si trovano unite tra di loro, in altri molto separate, senza nessun motivo. Per giunta pure la linea di base è la stessa per tutte. Uno si chiede come sia possibile fare un lavoro di quel tipo.
L’ultima segnalazione è di tre giorni fa. Un cartello pubblicitario di una scuola di ballo. In cui nel fotomontaggio dei due ballerini la donna è venuta con una gamba in più. Ci sono errori di grammatica nel testo (beginners scritto con una n sola) e ovviamente le solite bestialità tipografiche che nota solo Fontpolice: l’allargamento artificiale del Myriad per il numero di telefono, il neretto messo a casaccio, eccetera.
In effetti il Copperplate è un font molto comune, viene fornito con il software Microsoft. E coi normali programmi di videoscrittura il kerning è automatico.
A novembre il bersaglio è stato un cartello di obitorio a Singapore, Mortuary in inglese. Titolo del post: La morte del kerning. Il problema non è soltanto l’assenza di kerning, ma l’eccessivo spazio a destra delle r. Dice lui. Gran parte della gente non credo ci troverebbe qualcosa di particolarmente strano.
Insomma un peccato veniale, rispetto all’assurdo effetto ottenuto nella facciata di un edificio a South Manchester di cui il blog si è occupato a ottobre. Lì le lettere, attaccate una alla volta, in certi casi si trovano unite tra di loro, in altri molto separate, senza nessun motivo. Per giunta pure la linea di base è la stessa per tutte. Uno si chiede come sia possibile fare un lavoro di quel tipo.
L’ultima segnalazione è di tre giorni fa. Un cartello pubblicitario di una scuola di ballo. In cui nel fotomontaggio dei due ballerini la donna è venuta con una gamba in più. Ci sono errori di grammatica nel testo (beginners scritto con una n sola) e ovviamente le solite bestialità tipografiche che nota solo Fontpolice: l’allargamento artificiale del Myriad per il numero di telefono, il neretto messo a casaccio, eccetera.
Commenti
Posta un commento