Ludovico degli Arrighi
Ludovico degli Arrighi visse tra Quattrocento e Cinquecento. Lavorò come amanuense alla cancelleria apostolica a Roma, dove era incaricato di trascrivere in bella calligrafia i brevi pontifici. Scrisse il primo trattato teorico dedicato alla calligrafia umanistica corsiva. Si dedicò poi alla stampa per alcuni anni. Per le maiuscole si ispirava alle epigrafi romane, le minuscole erano in un corsivo appositamente creato, che venne poi imitato in Francia.
Stanley Morison, il creatore del Times New Roman, fu un suo ammiratore, e disse che la sua opera va rivalutata. Il corsivo moderno deriva direttamente dal suo, anziché da quello di Griffo: i caratteri di Arrighi non presentano legature; hanno un maggiore spazio tra le righe; maggiore altezza delle maiuscole; le minuscole non sono una copia di quelle manoscritte.
Identifont conosce solo un font in cui Degli Arrighi viene accreditato come disegnatore: il Blado Italic, disegnato nel 1925 proprio da Stanley Morison.
Fonts In Use ne segnala altri due: Arrighi, disegnato da Frederic Warde come corsivo per il Centaur (quest’ultimo viene diffuso da Microsoft solo nella versione regular); e P22 Operina, realizzato da un tale James Grieshaber nel 2003 per la Ihof (International House of Fonts, di cui il font più famoso è forse il Bifur, un art deco display). Le forme dell’Operina cercano di emulare una stampa d’epoca, con tanto di imperfezioni nel profilo delle lettere e una tonalità più scura di quella a cui siamo abituati noi moderni.
Stanley Morison, il creatore del Times New Roman, fu un suo ammiratore, e disse che la sua opera va rivalutata. Il corsivo moderno deriva direttamente dal suo, anziché da quello di Griffo: i caratteri di Arrighi non presentano legature; hanno un maggiore spazio tra le righe; maggiore altezza delle maiuscole; le minuscole non sono una copia di quelle manoscritte.
Identifont conosce solo un font in cui Degli Arrighi viene accreditato come disegnatore: il Blado Italic, disegnato nel 1925 proprio da Stanley Morison.
Fonts In Use ne segnala altri due: Arrighi, disegnato da Frederic Warde come corsivo per il Centaur (quest’ultimo viene diffuso da Microsoft solo nella versione regular); e P22 Operina, realizzato da un tale James Grieshaber nel 2003 per la Ihof (International House of Fonts, di cui il font più famoso è forse il Bifur, un art deco display). Le forme dell’Operina cercano di emulare una stampa d’epoca, con tanto di imperfezioni nel profilo delle lettere e una tonalità più scura di quella a cui siamo abituati noi moderni.
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