Novità su Google, vari font di Cadson Demak (Tailandia)

L’ultima volta che sono passato a vedere le novità di Google mi pare che erano appena stati aggiunti i font della Ibm. Da allora ci sono state parecchie altre new entry.
Il Sawarabi Mincho ha una s con un becco in avanti e uno all’indietro, con pendenza molto più accentuata che nel Bookman, ma alla fin fine è un font deludente. Sia perché le grazie della c non seguono l’esempio, anzi, praticamente c’è una c senza grazie in un font con grazie, cosa a cui evidentemente gli orientali non fanno caso; sia perché c’è qualche incoerenza nello spessore delle aste. Impercettibilmente, certe lettere sono più pesanti di altre. Insomma, un font di bassa qualità, almeno per la parte latina. Magari i giapponesi la pensano diversamente, visto che la parte principale del font è quella dedicata ai loro caratteri.
È poi uscito il Notable, solo lettere maiuscole a contrasto elevato: tratti molto spessi alternati a tratti molto sottili. Meno rispetto al Broadway, e con forme meno sperimentali.
Lo Srisakdi ha forme eleganti, per un bigliettino d’amore. Si fa notare per la s composta di due tratti separati, e soprattutto per una M molto elaborata, composta di due parti separate, di cui una include un lungo svolazzo interno. Asse inclinato, f con tratto discendente e occhiello in basso, strana v a forma di cuore.
C’è il Charmonman che è un corsivo che vorrebbe essere cancelleresco ma è un po’ malfermo, col punto finale che si sovrappone alla k.
Ci sono numerose nuove versioni del Noto. Lo Staatliches, maiuscole condensate. Il Literata, con grazie e con legatura ff.
Il Major Mono Display, tutte maiuscole a linea sottile e spessore costante, con una A maiuscola che è un semplice triangolo isoscele.
Lo Zcool Kuaile che riprende la discussa idea del font per le olimpiadi di londra del 2012 (linee rette e angoli irregolari).
Lo Charm, italico elegante a lettere staccate.
Il Dm Serif, sia nella versione Text, pesantina, che in quella Display, con tratti pesanti che si alternano a tratti molto sottili.
L’ultimo arrivato è il Bahianità, lettere condensate, linee dritte, effetto fastidioso alla lettura. E Barriecito, stesso autore, Omnibus Type, che alterna lettere dalle aste sottili a lettere dalle aste pesanti. Anche questo, pressoché inguardabile.
Ci sono poi vari serif, sans e mono che non attirano l’attenzione più di tanto.
Conclusione? La novità migliore secondo me è lo Charm. Realizzato da Cadson Demak, autore anche del Charmonman e del Srisakdi. Questi due sono al momento i suoi font meno trendy. In cima alla sua classifica secondo Google ci sarebbero il Kanit, un senza grazie con una g con l’occhiello inferiore aperto a sinistra; il Prompt, altro senza grazie tradizionale; e il Chakra Petch, che segue la pianta ottagonale.
Cadson Demak è un’azienda tailandese formata nel 2002. Ovviament i suoi font comprendono l’alfabeto tailandese, caratteristico perché ogni lettera ha almeno un cerchietto ad una delle estremità dei tratti.
L’alfabeto tailandese ha anche dei simboli particolari per ciascuna delle cifre numeriche da 0 a 9.

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