Playfair sul Fatto Quotidiano

Stamattina sul sito del Fatto Quotidiano è cambiata la grafica. Al posto del consueto Open Sans Condensed c’è un Playfair Display. Un graziato al posto del senza grazie, ma non è quello il guaio: il problema è che il Playfair ha un fortissimo contrasto, che alterna a tratti molto scuri altri tratti sottilissimi. Può essere fastidioso a guardarsi, a me dà un senso di disagio, ma evidentemente in redazione non la pensano così. Il problema non è solo il titolo di apertura, ma i titoli delle altre notizie, che scendono fino a grandezza 18px, e sono pure bold.
Il Playfair è uno dei font di Google, ed è proprio ai server di Google che il codice rimanda per attingere il file.
Il design principale è attribuito a Claus Eggers Sorensen. L’ispirazione viene fatta risalire alla fine del diciottesimo secolo, quando si diffondono i pennini d’acciaio che rendono possibile alternare tratti spessi e tratti sottili.
Per tornare al Fatto Quotidiano, la testata del sito oggi è in nero. Mi auguro sia una decisione provvisoria in segno di lutto per lo scrittore Camilleri*. La prima pagina del giornale cartaceo ha ancora la testata in bianco su fondo rosso (con strillone in grigio).
Col passaggio al colore, lo storico quotidiano romano Il Tempo era passato ad una testata blu, ma ha poi deciso di fare marcia indietro qualche anno fa, tornando al nero, com’è tuttora (mentre sul cartaceo c’è una sottile cornicetta che ripercorre il profilo delle lettere, nella testata sul sito la cornice manca).

*Anche altra gente ha confessato tra i commenti di avere pensato la stessa cosa. Invece sembra proprio che faccia parte del restyling permanente del sito.

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