Skia

Skia è un font molto caratteristico disegnato tra il 1993 e il 1999 da Matthew Carter per la Apple. “Non disponibile per l’acquisto”, dice Identifont. L’unico modo per procurarsi questo tipo di carattere è quello di comprare un computer con sistema operativo Apple.
Carter è un nome famoso perché i suoi Verdana, Tahoma e Georgia sono font di sistema sui computer su cui gira software Microsoft.
Lo Skia è un senza grazie umanistico, niente affatto svizzero, informale. La B e la R non chiudono l’occhiello superiore, i tratti hanno uno spessore abbastanza costante. Caratteristiche la c minuscola che non prova neanche a porsi su una circonferenza o un’ellisse regolare, o la A maiuscola i cui tratti, in basso, non fanno finta di essere poggiati su una linea di base, ma terminano tagliati in obliquo.
Il nome Skia in greco significa ombra. L’ispirazione è tratta da lettere greche del primo secolo avanti Cristo.
La pagina Wikipedia dedicata si sofferma su alcuni aspetti tecnologici: questo font sarebbe il primo a utilizzare tecnologia QuickDraw Gx, e includerebbe le variazioni Gx, che permettono di aggiustamenti sia nello spessore dei tratti, sia nella larghezza delle lettere.
Qualche anno fa l’agenda Scarceranda di Radio Onda Rossa, a Roma, era impaginata in Skia, mi sembra.
Il font ha i suoi ammiratori/odiatori?
Un tale nel lontano 2007 aveva scritto su Mental Floss che odiava lo Skia, come odiava il Comic Sans, l’Impact e anche il Courier. Nominando quest’ultimo si era scusato, avendo l’impressione che fosse amato da tutti. Poco più su scriveva che chi ha iniziato a scrivere con le macchine da scrivere preferisce il Courier, mentre chi ha iniziato a scrivere con i computer punta sul Times o altri serif.
Fonts In Use segnala solo due usi dello Skia. Uno nel film Escape From L.A., sporadico, l’altro nel fumetto Fight Club 2, dove viene usato per i tasti del telefono Nokia, che in realtà dovrebbero essere in Nokia Sans.

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