Sans Forgetica
Io l’ho letto solo in un articolo di due mesi fa sul blog di Pixartprinting, ma la notizia ha destato un certo scalpore sul finire dell’anno scorso. È stato creato un font che si chiama Sans Forgetica e che secondo gli sviluppatori faciliterebbe la memorizzazione di ciò che si legge. Si tratta di un normale sans che è stato inclinato a sinistra e a cui sono stati tolti dei pezzi. L’obiettivo è quello di rendere più difficile la lettura. Per interpretare cosa c’è scritto il cervello si sforza di più, e quindi fa mente locale su cosa c’è scritto. L’invenzione arriva dall’Australia, dal Melbourne Institute of Technology e dallo School of Design Behavioural Business Lab.
Il disegnatore che se ne è occupato è Stephen Banham, mentre l’università lo ha testato su 400 studenti per vedere come reagivano.
L’esperimento riguardava la memorizzazione di coppie di parole. Si sono confrontati i risultati ottenuti col San Forgetica con quelli ottenuti con altri due font.
Nell’articolo non si parla di testi lunghi, ma di “piccole frasi, citazioni, informazioni schematiche”. Quindi il tipo di carattere potrebbe essere utilizzato per volantini, brochure, adesivi e packaging.
Il font si scarica gratuitamente dal sito ufficiale, in formato Otf anche per Macosx.
La notizia è stata riportata a ottobre da Focus, Linkiesta, Il Post, Punto Informatico, Wired, perfino Radio Montecarlo (che deve iniziare l’articolo spiegando al lettore cos’è un font, e ci aggiunge un paio frasette per dare una mezza idea di quale sarebbe la novità).
Sono stati diffusi vari video promozionali, alcuni più brevi, altri più lunghi, con testimonianze delle persone che ci hanno lavorato.
Identifont ha una scheda dedicata a Stephen Banham, ma non gli attribuisce nessun font. Lo considera solo fondatore della Letterbox, di cui conosce vari tipi di carattere attribuiti a disegnatori diversi.
Il disegnatore che se ne è occupato è Stephen Banham, mentre l’università lo ha testato su 400 studenti per vedere come reagivano.
L’esperimento riguardava la memorizzazione di coppie di parole. Si sono confrontati i risultati ottenuti col San Forgetica con quelli ottenuti con altri due font.
Nell’articolo non si parla di testi lunghi, ma di “piccole frasi, citazioni, informazioni schematiche”. Quindi il tipo di carattere potrebbe essere utilizzato per volantini, brochure, adesivi e packaging.
Il font si scarica gratuitamente dal sito ufficiale, in formato Otf anche per Macosx.
La notizia è stata riportata a ottobre da Focus, Linkiesta, Il Post, Punto Informatico, Wired, perfino Radio Montecarlo (che deve iniziare l’articolo spiegando al lettore cos’è un font, e ci aggiunge un paio frasette per dare una mezza idea di quale sarebbe la novità).
Sono stati diffusi vari video promozionali, alcuni più brevi, altri più lunghi, con testimonianze delle persone che ci hanno lavorato.
Identifont ha una scheda dedicata a Stephen Banham, ma non gli attribuisce nessun font. Lo considera solo fondatore della Letterbox, di cui conosce vari tipi di carattere attribuiti a disegnatori diversi.
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