Chic
Chic è un font decorativo della Monotype, composto solo di lettere maiuscole (più numeri e segni di interpunzione. Mancano le lettere accentate). La caratteristica principale è che alcune aste ed alcuni tratti delle linee curve sono composti da tre tratti separati paralleli, il primo dei quali più spesso gli altri due sottili come il resto dei tratti che compongono il glifo. La C ha la grazia superiore obliqua verso l’interno, in un andamento abbastanza raro, tipico del Belwe.
Strano che non solo manca il nome dell’autore, ma perfino l’anno in cui sarebbe stato lanciato sul mercato.
Su Identifont, tra i font simili che vengono segnalati, non ce n’è uno che gli somigli lontanamente. Si tratta sempre di caratteri senza grazie, in cui sono presenti segmenti paralleli, o al posto delle aste, o ad unire parti diverse della lettera. Alcuni sono counterless, cioè hanno lettere molto pesanti senza buco all’interno.
Al di là dei consigli automatici di Identifont, a me l’atmosfera dello Chic mi fa venire in mente quella del Monotype Gallia, un font del 1928 caratterizzato sempre dalla scomposizione dei tratti in tre parti. Qui però la linea più spessa è quella centrale, e le varie linee non sono separate ma collegate tra di loro. Qui, tra i font simili si trova qualcosa di più pertinente: il Modernistic, vari Art Deco (di nome), un Broadway Engraved e varie altre soluzioni simili.
Strano che non solo manca il nome dell’autore, ma perfino l’anno in cui sarebbe stato lanciato sul mercato.
Su Identifont, tra i font simili che vengono segnalati, non ce n’è uno che gli somigli lontanamente. Si tratta sempre di caratteri senza grazie, in cui sono presenti segmenti paralleli, o al posto delle aste, o ad unire parti diverse della lettera. Alcuni sono counterless, cioè hanno lettere molto pesanti senza buco all’interno.
Al di là dei consigli automatici di Identifont, a me l’atmosfera dello Chic mi fa venire in mente quella del Monotype Gallia, un font del 1928 caratterizzato sempre dalla scomposizione dei tratti in tre parti. Qui però la linea più spessa è quella centrale, e le varie linee non sono separate ma collegate tra di loro. Qui, tra i font simili si trova qualcosa di più pertinente: il Modernistic, vari Art Deco (di nome), un Broadway Engraved e varie altre soluzioni simili.
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