Onenightstand
Ieri giravo tra i finti caratteri indiani sui siti a pagamento, oggi su Dafont. Nella categoria stranieri, al secondo posto per numero di download nel giorno precedente, c’è il Samarkan, dove le lettere, formate da tratti curvi come se fossero state tracciate a mano, sono sovrastate da un trattino che si unisce alle lettere precedenti e seguenti. Il risultato è che ogni parola forma un blocco unico, come succede con l’alfabeto devanagari che si usa in India. A differenza di qualche altro caso, qui il trattino non è semplicemente messo al di sopra della lettera, come fosse una sopralineatura, ma è (non sempre) attaccato alla lettera sottostante come se ne fosse parte integrante (e come succede nell’alfabeto indiano). Quindi l’autore, Titivillus Foundry, ha dovuto ragionare anche sul fatto se era meglio mettere il tratto di congiunzione a destra o a sinistra o al centro. O se era meglio non mettercelo (cosa che ha fatto nella r e nella n). I tratti ascendenti delle lettere scavalcano la linea soprastante, spuntando in alto. 408 download ieri. Ma a quota 228 c’è il XXII Arabian Onenightstand, di Doubletwo Studios, che pure si basa sullo stesso schema: lettere dell’alfabeto latino, sovrastate da un tratto orizzontale, e talvolta anche da un punto a forma di diamante (non solo sulla i, ma anche sulla a). Qui sono presenti delle maiuscole, che infrangono questo schema: sono lettere normali, senza sopralineatura, tracciate a mano, con qualche puntino messo dove non dovrebbe stare (al centro di C, D, O, Q, U, sotto la S e la Z).
Mi colpisce prima di tutto per la parola arabian presente nel nome: quel trattino fa pensare all’India, non all’Arabia. Eppure anche sui siti a pagamento ho trovato lo stesso tag, arabian, attribuito a un font simile. E poi la parola Onenightstand, che mi suona alquanto strana. Si tratta in realtà di un modo di dire in lingua inglese, “one-night stand”, ovvero un rapporto sessuale occasionale, che non prevede ulteriori relazioni tra i partecipanti, né impegno emotivo né coinvolgimento futuro.
C’è da dire che per uno che non conosce la parola si può creare un malinteso, perché nella t il trattino orizzontale viene usato come trattino di sopralineatura. Quindi chi legge la parola per la prima volta può confonderlo con una l, se non ha visto in che cosa si distingue la l dalla t (la l è più alta, e curva in basso verso sinistra, pur avendo il tratto orizzontale alla stessa altezza di quello della t).
Si tratta del font più scaricato di ieri di questa fonderia, che ne ha caricati solo 8 su Dafont, tutti col nome che inizia per XXII, che sarebbe 22, appunto Doubletwo Studios.
Sono tutti per uso personale, mentre versioni a pagamento di 33 famiglie si possono scaricare dalla relativa pagina su Myfonts.
Anche il Samarkan piazza il trattino orizzontale della t alla stessa altezza della sopralineatura.
Nella categoria Stranieri di Dafont, oggi sono in buona posizione i font ispirati all’estremo oriente: Gang of Three, Kashima Brush, Chinese Dragon. Hanno successo anche quelli ispirati al mondo arabo, fiammeggianti come lo Zanzabar, o illeggibili a lettere unite come l’Alhambra.
Le principali eccezioni sono il Mexican Tequila, con lettere black attraversate da decorazioni messicane, e il Roman Sd, con lettere maiuscole romane tracciate a mano con tanto di grazie, che non è la prima cosa che viene in mente quando uno pensa alla categoria Stranieri.
Mi colpisce prima di tutto per la parola arabian presente nel nome: quel trattino fa pensare all’India, non all’Arabia. Eppure anche sui siti a pagamento ho trovato lo stesso tag, arabian, attribuito a un font simile. E poi la parola Onenightstand, che mi suona alquanto strana. Si tratta in realtà di un modo di dire in lingua inglese, “one-night stand”, ovvero un rapporto sessuale occasionale, che non prevede ulteriori relazioni tra i partecipanti, né impegno emotivo né coinvolgimento futuro.
C’è da dire che per uno che non conosce la parola si può creare un malinteso, perché nella t il trattino orizzontale viene usato come trattino di sopralineatura. Quindi chi legge la parola per la prima volta può confonderlo con una l, se non ha visto in che cosa si distingue la l dalla t (la l è più alta, e curva in basso verso sinistra, pur avendo il tratto orizzontale alla stessa altezza di quello della t).
Si tratta del font più scaricato di ieri di questa fonderia, che ne ha caricati solo 8 su Dafont, tutti col nome che inizia per XXII, che sarebbe 22, appunto Doubletwo Studios.
Sono tutti per uso personale, mentre versioni a pagamento di 33 famiglie si possono scaricare dalla relativa pagina su Myfonts.
Anche il Samarkan piazza il trattino orizzontale della t alla stessa altezza della sopralineatura.
Nella categoria Stranieri di Dafont, oggi sono in buona posizione i font ispirati all’estremo oriente: Gang of Three, Kashima Brush, Chinese Dragon. Hanno successo anche quelli ispirati al mondo arabo, fiammeggianti come lo Zanzabar, o illeggibili a lettere unite come l’Alhambra.
Le principali eccezioni sono il Mexican Tequila, con lettere black attraversate da decorazioni messicane, e il Roman Sd, con lettere maiuscole romane tracciate a mano con tanto di grazie, che non è la prima cosa che viene in mente quando uno pensa alla categoria Stranieri.
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