Black Jack Script
Su Dafont ci sono due categorie chiamate Old School. Una sta nel settore Fantasia, una nel settore Script. Il nome è un po’ fuorviante e non rende l’idea: si tratta di caratteri utilizzabili per fare uno di quei loghi che si vedono sulle felpe dei college e delle università americane, che ci tengono a propagandare il loro marchio e hanno spesso delle squadre sportive per cui fanno un tifo sfegatato. In entrambi i casi non si tratta di categorie molto frequentate: non superano le nove pagine ciascuna.
In quella che sta nel settore script oggi i più scaricati sono Krinkes, Dopestyle e Painter. Nel primo e nell’ultimo caso, viene inserito nello specimen del nome anche un dettaglio immancabile: lo svolazzo che si attacca all’ultima lettera e va a sottolineare la parola.
Il Krinkes ne fornisce ben 10, uno per ogni cifra, e variano sia per lunghezza, per adattarsi alla parola che devono sottolineare, sia per curvatura, potendo scegliere una linea piatta o lievemente ondulata.
Il più sfortunato della giornata, nella categoria, invece si chiama Patty, ed effettivamente ha lettere dai tratti sottili e per niente gommosi, ma neanche troppo sfortunato: ieri sono segnalati tre downloads, nessuno nella categoria è fermo a zero.
Quello che mi colpisce di più, passando, è il Black Jack Script di un autore dal nome insolito: Bangkit Tri Setiadi. Mi colpisce perché si tratta di un tuscan: ha dei triangolini che escono in orizzontale dalle aste a mezza altezza, puntando verso destra o verso sinistra, una soluzione che mi era capitato di vedere solo sui font a lettere separate.
Nello specimen viene simulata l’insegna di una bottega di tatuatore dell’Oregon, con tanto di sottolineatura finale, ma la sottolineatura non è disponibile nel font. Che del resto è utilizzabile solo per uso personale, probabilissimo che nella versione a pagamento ci siano una o più sottolineature, come pure quelle decorazioni orizzontali che si vedono in basso ai lati della scritta Oregon.
Dice Devroye che l’autore è un illustratore indonesiano.
Su Dafont c’è una certa scelta di caratteri disegnati da lui (19). Molti sono calligrafici, brush o a pennino, comunque manoscritti, ma ahimè il più scaricato delle ultime ore risulta essere lo Sporter, composto di lettere a pianta ottagonale, inserito nell’altra categoria Old School. Neanche troppo attraente dico io
Al secondo posto dei font disegnati da lui c’è il Quiska, a lettere separate ma con dei bei svolazzi calligrafici. Segue il Beautiful Roses, Fantasia/retro, serif a grazie triangolari, alcuni tratti spessi altri eccessivamente sottili. Tutti gli script stanno al disotto.
In quella che sta nel settore script oggi i più scaricati sono Krinkes, Dopestyle e Painter. Nel primo e nell’ultimo caso, viene inserito nello specimen del nome anche un dettaglio immancabile: lo svolazzo che si attacca all’ultima lettera e va a sottolineare la parola.
Il Krinkes ne fornisce ben 10, uno per ogni cifra, e variano sia per lunghezza, per adattarsi alla parola che devono sottolineare, sia per curvatura, potendo scegliere una linea piatta o lievemente ondulata.
Il più sfortunato della giornata, nella categoria, invece si chiama Patty, ed effettivamente ha lettere dai tratti sottili e per niente gommosi, ma neanche troppo sfortunato: ieri sono segnalati tre downloads, nessuno nella categoria è fermo a zero.
Quello che mi colpisce di più, passando, è il Black Jack Script di un autore dal nome insolito: Bangkit Tri Setiadi. Mi colpisce perché si tratta di un tuscan: ha dei triangolini che escono in orizzontale dalle aste a mezza altezza, puntando verso destra o verso sinistra, una soluzione che mi era capitato di vedere solo sui font a lettere separate.
Nello specimen viene simulata l’insegna di una bottega di tatuatore dell’Oregon, con tanto di sottolineatura finale, ma la sottolineatura non è disponibile nel font. Che del resto è utilizzabile solo per uso personale, probabilissimo che nella versione a pagamento ci siano una o più sottolineature, come pure quelle decorazioni orizzontali che si vedono in basso ai lati della scritta Oregon.
Dice Devroye che l’autore è un illustratore indonesiano.
Su Dafont c’è una certa scelta di caratteri disegnati da lui (19). Molti sono calligrafici, brush o a pennino, comunque manoscritti, ma ahimè il più scaricato delle ultime ore risulta essere lo Sporter, composto di lettere a pianta ottagonale, inserito nell’altra categoria Old School. Neanche troppo attraente dico io
Al secondo posto dei font disegnati da lui c’è il Quiska, a lettere separate ma con dei bei svolazzi calligrafici. Segue il Beautiful Roses, Fantasia/retro, serif a grazie triangolari, alcuni tratti spessi altri eccessivamente sottili. Tutti gli script stanno al disotto.
Commenti
Posta un commento