I dieci migliori font secondo il Guardian

Il Guardian nel 2013 ha fatto uscire una lista dei migliori tipi di carattere al mondo, secondo il giudizio di un designer famoso a livello internazionale, nel suo settore.
Della lista fanno parte Akzidenz-Grotesk, New Baskerville, Din 1451, Franklin Gothic, Htf Didot, Gotham, Knockout, Gill Shadow, Rockwell, e Sabon.
L’Akzidenz secondo lui è il miglior tipo di carattere mai disegnato, e ha influenzato anche “the infamous Max Miedinger’s Helvetica and Adrian Frutiger’s Univers”, anche se nessuno di questi ha lo stessa eleganza. Il Baskerville è il miglior serif di tutti i tempi. Il Din 1451, disegnato in Germania all’inizio degli anni 30, sembra disegnato oggi, adatto all’era dei computer. Il Franklin riflette ciò che l’America aspirava a diventare agli inizi del Novecento: “confident, bold, expressive”. E riguarda anche l’Italia, visto il lavoro fatto dal designer francese Fabien Baron (basato in America), alla fine degli anni 80 per Vogue Italia. Il Didot è una alternativa all’italiano Bodoni. Parlando del Gotham è inevitabile il riferimento alla campagna elettorale di Obama del 2008. Il Knokout, che non è poi così famoso, “ottiene il mio voto quasi solo per il nome”. Fa parte della scuderia Hoefler e Frere-Jones. Il Gill è tipicamente inglese, ed è stato usato anche dalla Bbc (ma scegliere la variante Shadow è una scelta tutta individuale). Il Rockwell è ammirato per le sue forme geometriche e lo spessore delle grazie, il Sabon basato sul Garamond e disegnato dal pioniere del moderno graphic design Jan Tschichold, per la caratteristica unica di avere le stesse metriche per romano, italico e grassetto.
Di liste sul web se ne trovano varie. LifeHack ne ha preparata una con i 20 font migliori del mondo. E al primo posto c’è proprio l’Helvetica, che era stato escluso dal Guardian. Seguono: Baskerville, Times (!), di nuovo Akzidenz Grotesk, Gotham, Bodoni e Didot, Futura (new entry!), Gill Sans e Frutiger. La seconda parte della classifica si apre col Bembo, intestato agli italiani Aldu Manutius e Francesco Griffo, oltre che a Frank Hinman Pierpont, anno 1929. Poi troviamo di nuovo Rockwell, Franklin Gothic e Sabon, il Georgia (diffuso su tutti i computer anche grazie alla Microsoft), Garamond, News Gothic, Myriad, Mrs Eaves (1996, una interpretazione del Baskerville) e per finire Minion.
Qualcuno ha provato a fare anche una lista dei peggiori font al mondo. Il giornalista inglese Simon Garfield, nel suo libro (uscito anche in italiano per Tea) “Sei proprio il mio typo”. La lista ne comprende 8: Ecofont, Souvenir, Gill Sans Light Shadowed (“che piace agli esattori delle tasse e a nessun altro”), Brush script, Papyrus (che pure ha degli ammiratori entusiasti), Neuland Inline, Ransom Note e al primo posto il font delle olimpiadi londinesi del 2012. Della lista non faceva parte il Comic Sans, giudicato troppo scontato, quindi fuori concorso. Comunque il tono era abbastanza scherzoso, per cui la lista non era da prendere troppo sul serio.

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