I dieci migliori font secondo il Guardian
Della lista fanno parte
Akzidenz-Grotesk, New Baskerville, Din 1451, Franklin Gothic, Htf
Didot, Gotham, Knockout, Gill Shadow, Rockwell, e Sabon.
L’Akzidenz secondo lui è il miglior
tipo di carattere mai disegnato, e ha influenzato anche “the
infamous Max Miedinger’s Helvetica and Adrian Frutiger’s
Univers”, anche se nessuno di questi ha lo stessa eleganza. Il Baskerville è il miglior serif di
tutti i tempi. Il Din 1451, disegnato in Germania
all’inizio degli anni 30, sembra disegnato oggi, adatto all’era dei computer. Il Franklin riflette ciò che l’America
aspirava a diventare agli inizi del Novecento: “confident, bold,
expressive”. E riguarda anche l’Italia, visto il lavoro fatto dal
designer francese Fabien Baron (basato in America), alla fine degli
anni 80 per Vogue Italia. Il Didot è una alternativa
all’italiano Bodoni. Parlando del Gotham è inevitabile il
riferimento alla campagna elettorale di Obama del 2008. Il Knokout, che non è poi così
famoso, “ottiene il mio voto quasi solo per il nome”. Fa parte
della scuderia Hoefler e Frere-Jones. Il Gill è tipicamente inglese, ed è
stato usato anche dalla Bbc (ma scegliere la variante Shadow è una
scelta tutta individuale). Il Rockwell è ammirato per le sue
forme geometriche e lo spessore delle grazie, il Sabon basato sul
Garamond e disegnato dal pioniere del moderno graphic design Jan
Tschichold, per la caratteristica unica di avere le stesse metriche
per romano, italico e grassetto.
Di liste sul web se ne trovano varie.
LifeHack ne ha preparata una con i 20 font migliori del mondo. E al
primo posto c’è proprio l’Helvetica, che era stato escluso dal
Guardian. Seguono: Baskerville, Times (!), di
nuovo Akzidenz Grotesk, Gotham, Bodoni e Didot, Futura (new entry!),
Gill Sans e Frutiger. La seconda parte della classifica si
apre col Bembo, intestato agli italiani Aldu Manutius e Francesco
Griffo, oltre che a Frank Hinman Pierpont, anno 1929. Poi troviamo di
nuovo Rockwell, Franklin Gothic e Sabon, il Georgia (diffuso su tutti
i computer anche grazie alla Microsoft), Garamond, News Gothic,
Myriad, Mrs Eaves (1996, una interpretazione del Baskerville) e per
finire Minion.
Qualcuno ha provato a fare anche una
lista dei peggiori font al mondo. Il giornalista inglese Simon
Garfield, nel suo libro (uscito anche in italiano per Tea) “Sei
proprio il mio typo”. La lista ne comprende 8: Ecofont, Souvenir,
Gill Sans Light Shadowed (“che piace agli esattori delle tasse e a
nessun altro”), Brush script, Papyrus (che pure ha degli ammiratori
entusiasti), Neuland Inline, Ransom Note e al primo posto il font delle olimpiadi
londinesi del 2012. Della lista non faceva parte il Comic
Sans, giudicato troppo scontato, quindi fuori concorso. Comunque il
tono era abbastanza scherzoso, per cui la lista non era da prendere
troppo sul serio.
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