Ligurino e Univox

Ho trovato su un computer il Ligurino. E non mi è mai piaciuto. In piccole dimensioni le proporzioni tra i tratti si sbalzano. La a si ritrova ad avere una parte dell’occhiello troppo sottile. Mi dava l’idea di qualche font gratuito di bassa qualità. Invece non si trova sui siti gratuiti. È stato disegnato da Ray Larabie, Typodermic, e si scarica a pagamento in ben 37 stili, su Myfonts. E le lettere viste in grande sono molto curate. La lettera caratteristica per me è la Q, la cui coda è composta da due segmenti: uno spunta in obliquo verso sinistra, e l’altro è perfettamente orizzontale e va a sottolineare la lettera.
Non mi viene in mente qualcosa di simile, tra i sans famosi.
La g qui è a doppio livello.
Il tratto di sottolineatura ovviamente va a tagliare i tratti discendenti delle lettere. Quello della Q va a finire proprio a contatto con la coda, e le due linee procedono unite lungo tutto il percorso. La prima a fermarsi è la coda (il cui spessore è maggiore), mentre la sottolineatura ovviamente deve andare ad agganciarsi a quella della lettera successiva.
Typodermic è famosa anche ai non addetti ai lavori perché ci sono ben 19 pagine di font gratuiti su Dafont (359).
Al primo posto oggi c’è il Dealerplate California, che credo possa essere usato per creare finte targe californiane. Non mi pare di averlo mai visto prima, e in effetti è solo il mese scorso che è stato caricato. E già è arrivato a 81 mila downloads.
Al secondo posto per download giornalieri c’è il Coolvetica, seguito dallo Steelfish.
Lo Stereofidelic continua a stare nella prima pagina, anche se ha quelle fastidiose freccette e non mi pare di averlo visto usato in contesti reali (se non in ambito di vlogger).
Ma più che per i primi io sto in fissa per gli ultimi. È lì che si trova qualcosa di originale, anche se magari è brutto.
All’ultimo posto oggi il sito ci mette il Krait, dalle forme tecnologiche che alternano tratti sottili a tratti immotivatamente spessi.
Più sopra c’è il Boron, che forse si ispira alle componenti elettroniche: ogni lettera ha delle cose strane in alto, che a me ricordano i circuiti stampati.
Ma quello che mi colpisce di più è l’Univox. Ha i tratti sottili, ma è larghissimo. Non c’è una classifica dei font più larghi presenti sull sito, ma questo di sicuro sta ai primi posti.
E’ illeggibile, praticamente. Cioè, se uno si convince che deve leggere per forza il testo, ovviamente lo riconosce. Ma questo non implica che sia una cosa piacevole e istintiva.
Per scrivere 19 parole nello specimen ci vogliono 9 righe. Bianco su fondo nero.
Però, nel bene e nel male, è un’idea originale. Quindi è interessante.
Da notare altre cose: che non solo sono presenti le lettere maiuscole e i numeri, ma anche le lettere accentate e tutti i segni di interpunzione, incluso il simbolo euro, il per mille, il punto interrogativo capovolto.
La U col doppio puntino sopra sembra una simpatica faccina che ride. La e commerciale è quasi irriconoscibile.
La legatura OE occupa quasi il doppio dello spazio di una O normale. Mentra la I... è strettissima! Ci vorranno una quindicina di I per fare una M (che non è molto più larga di una A o di una L).
Tra i numeri, l’1 si distingue per essere più stretto di tutti. E questo è ciò che lo distingue dal 7 (Che ha un tratto orizzontale spropositato, come quello della L).
Per tornare al Ligurino, possibile che prima stesse in download gratuito ed ora invece è stato ritoccato e magari non crea problemi in piccole dimensioni per chi lo scarica a pagamento?

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