Vox Populi

Vox Populi è un font disegnato da David Kerkhoff nel 2012, pubblicato da Hanoded. È stato modellato su una traduzione latina di un testo greco effettuata nel diciassettesimo secolo. Le lettere hanno i contorni incerti della scrittura a mano, e danno proprio l’impressione di essere state tracciate con pennino intinto nell’inchiostro molto liquido. Su Myfonts ci sono due begli specimen in cui è stato curato non soltanto il colore dello sfondo a simulare pergamena invecchiata dal tempo, ma anche il colore delle lettere, per ottenere la stessa tonalità di un inchiostro che sembri antico.
Le legature disponibili sono quelle tra lettere per cui di solito si risolve con il kerning: ag, fd, fy, gl, go, gb, la, py eccetera. Comunque la concezione rimane quella a lettere separate. È prevista anche la l con l’apostrofo, più tutte le lettere accentate.
L’autore, olandese, ha disegnato molti font informali, con le lettere che sembrano scritte a mano con strumenti di vario genere e gli effetti più disparati.
Un graziato è l’Hyldemoer, che porta il nome di una ninfa o uno spirito che vive negli alberi più antichi. Il font è ispirato al Misterious, dello stesso autore, e alle prime lettere di un manoscritto del Bewolf. Le lettere, tutte maiuscole, non poggiano tutte sulla stessa base. Anche qui ci sono due specimen molto suggestivi, con scritte in bianco davanti a fotografie di boschi. Sono disponibili varianti delle lettere, per rendere ancora più irregolare l’aspetto della scritta.
Adatto per copertine di libri di favole e storie di fate, ma anche per lavori artistici, poster, confezioni di prodotti.
Identifont non ha ancora catalogato i possibili caratteri simili.
Anche il Mysterious era un graziato un po’ sbilenco, di sole maiuscole. Meno suggestivo e più sottile. Anche per presentare quest’ultimo sono stati preparati specimen con foto di boschi.

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