Numeri tabulari nel Sorts Mill Goudy (e altrove)
Abituati dalla scuola a mettere i numeri in colonna, viene spontaneo pensare che anche tipograficamente siano sempre monospace, ovvero tutti della stessa larghezza.
In realtà tra i principali font in circolazione può capitare che i numeri monospace non siano disponibili, o comunque non siano la scelta principale.
Il Times New Roman per esempio non ha i numeri a larghezza costante. E nemmeno l’Arial ce li ha. Il Calibri sì, e di default. Il Sorts Mill Goudy ce li ha, ma come seconda scelta. Normalmente sono attivati i numeri proporzionali, e in vecchio stile, per giunta (in cui alcune cifre hanno tratti ascendenti, altre hanno tratti discendenti, altre ancora né gli uni né gli altri).
Alcuni font non danno possibilità di scelta, mentre altri sì. Significa che oltre alle cifre numeriche memorizzate nelle loro proprie posizioni, ce ne sono altre, in uno stile diverso, che si trovano in posizioni diverse.
Con i software più recenti invece è possibile scegliere una volta per tutte quale è lo stile che si vuole utilizzare nel testo che si va ad impaginare. Ad esempio, in una pagina web, si può impostare lo stile tramite le istruzioni css. L’opzione da tenere d’occhio si chiama font-variant-numeric (in molti browser, ma non in tutti). Può essere impostata in quattro modi: lining-nums, proportional-nums, oldstile-nums e tabular-nums.
Chiaramente, se il font non ha a disposizione la modalità richiesta, verranno visualizzati i numeri di default.
Sorts Mill Goudy ha gli oldstyle-nums impostati di default. E li visualizza anche impostando proportional, tabular e, appunto Oldstyle. Ma impostando lining-nums ecco che si attivano i numeri tutti della stessa altezza e della stessa larghezza.
Col Times New Roman c’è qualche possibilità di personalizzazione: si può scegliere tra lining/tabular, proportional e oldstyle. Ma nessuno di questi è monospace. Lining/Tabular ha molto spazio tra un numero 1 e l’altro, mentre proportional tende ad avvicinare molto i vari 1. Anche l’Arial si è regolato nello stesso modo.
Più versatile il Calibri, che fornisce sia l’Oldstyle che il Tabular in versione monospace. C’è poi un proportional in cui lo 0 è molto largo e l’1 è molto stretto.
E il Garamond? Mah, quello che mi trovo io ha solo dei numeri lining monospace senza possibilità di personalizzazione. Ma è chiaro che si tratta della versione standard (Office). Quella per usi professionali immagino abbia qualcosa di più (anche perché nei libri di letteratura italiani spesso si tende ad usare il Garamond con numeri oldstyle).
E Georgia? Il font è noto per avere i numeri oldstyle proporzionali di default. Non tutti sanno che c’è anche un’alternativa, proporzionale lining, che ha più o meno le stesse larghezze dei numeri standard.
Per qualche strana complicazione informatica, i numeri lining non sono visibili dal normale Inserisci/Caratteri Speciali dell’editor (OpenOffice). Sono accessibili tramite un programma per il disegno dei font: si trovano dopo la posizione numero 65543 (0x10007), ma è molto più facile arrivarci cercandoli col nome: zero.lnum è il primo. Stanno vicini ai numeri lining-tabulari (da zero.lnum.tnum in poi) a cui seguono le lettere dell’alfabeto maiuscoletto latino (con tutti i diacritici) greco e cirillico.
In realtà tra i principali font in circolazione può capitare che i numeri monospace non siano disponibili, o comunque non siano la scelta principale.
Il Times New Roman per esempio non ha i numeri a larghezza costante. E nemmeno l’Arial ce li ha. Il Calibri sì, e di default. Il Sorts Mill Goudy ce li ha, ma come seconda scelta. Normalmente sono attivati i numeri proporzionali, e in vecchio stile, per giunta (in cui alcune cifre hanno tratti ascendenti, altre hanno tratti discendenti, altre ancora né gli uni né gli altri).
Alcuni font non danno possibilità di scelta, mentre altri sì. Significa che oltre alle cifre numeriche memorizzate nelle loro proprie posizioni, ce ne sono altre, in uno stile diverso, che si trovano in posizioni diverse.
Con i software più recenti invece è possibile scegliere una volta per tutte quale è lo stile che si vuole utilizzare nel testo che si va ad impaginare. Ad esempio, in una pagina web, si può impostare lo stile tramite le istruzioni css. L’opzione da tenere d’occhio si chiama font-variant-numeric (in molti browser, ma non in tutti). Può essere impostata in quattro modi: lining-nums, proportional-nums, oldstile-nums e tabular-nums.
Chiaramente, se il font non ha a disposizione la modalità richiesta, verranno visualizzati i numeri di default.
Sorts Mill Goudy ha gli oldstyle-nums impostati di default. E li visualizza anche impostando proportional, tabular e, appunto Oldstyle. Ma impostando lining-nums ecco che si attivano i numeri tutti della stessa altezza e della stessa larghezza.
Col Times New Roman c’è qualche possibilità di personalizzazione: si può scegliere tra lining/tabular, proportional e oldstyle. Ma nessuno di questi è monospace. Lining/Tabular ha molto spazio tra un numero 1 e l’altro, mentre proportional tende ad avvicinare molto i vari 1. Anche l’Arial si è regolato nello stesso modo.
Più versatile il Calibri, che fornisce sia l’Oldstyle che il Tabular in versione monospace. C’è poi un proportional in cui lo 0 è molto largo e l’1 è molto stretto.
E il Garamond? Mah, quello che mi trovo io ha solo dei numeri lining monospace senza possibilità di personalizzazione. Ma è chiaro che si tratta della versione standard (Office). Quella per usi professionali immagino abbia qualcosa di più (anche perché nei libri di letteratura italiani spesso si tende ad usare il Garamond con numeri oldstyle).
E Georgia? Il font è noto per avere i numeri oldstyle proporzionali di default. Non tutti sanno che c’è anche un’alternativa, proporzionale lining, che ha più o meno le stesse larghezze dei numeri standard.
Per qualche strana complicazione informatica, i numeri lining non sono visibili dal normale Inserisci/Caratteri Speciali dell’editor (OpenOffice). Sono accessibili tramite un programma per il disegno dei font: si trovano dopo la posizione numero 65543 (0x10007), ma è molto più facile arrivarci cercandoli col nome: zero.lnum è il primo. Stanno vicini ai numeri lining-tabulari (da zero.lnum.tnum in poi) a cui seguono le lettere dell’alfabeto maiuscoletto latino (con tutti i diacritici) greco e cirillico.
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