3 con tratto ascendente
Nei numeri minuscoli esiste una convenzione su quali tratti devono essere ascendenti e quali discendenti. Se prendiamo come riferimento il Georgia, vediamo che le cifre 1-2-0 non hanno ne tratti ascendenti né discendenti, 3-4-5-7-9 scendono, mentre le due restanti, 6-8, si estendono in alto. Questa convenzione però non è obbligatoria, e non è rimasta costante nel tempo.
Nell’Ottocento si usava allungare in alto anche il 3, magari per marcare la differenza con la lettera z quando quest’ultima aveva il tratto discendente. E talvolta anche il 5 aveva lo stesso andamento, a quanto ne so.
La convenzione è stata riportata anche in alcuni font digitali. Ad esempio il 1820 Modern (che già nel nome fa capire che si tratta di una digitalizzazione di un font d’epoca): qui le uniche cifre con tratti discendenti sono il 7 e il 9: anche il 4 infatti, aperto, si estende in alto come 3-5-6-8.
Lo stesso schema lo troviamo nell’FF Acanthus, di FontFont, dove le forme sono idealizzate, senza difetti aggiunti a simulare una stampa d’epoca.
Anche il Michel di Sugargliderz fa la stessa scelta, anche se il risultato visivo non mi piace granché: le cifre sono troppo strette, i tratti sottili sono troppo sottili, e soprattutto c’è poca altezza della x; questo significa che il numero 8 è alto praticamente il doppio rispetto allo 0.
Al giorno d’oggi molti dei font digitali impostano come cifre di default quelle maiuscole, quindi girando su Myfonts è difficile valutare al primo colpo come si sono regolati i disegnatori con le minuscole, che probabilmente ci sono nel file come alternativa.
Per quanto riguarda la z col tratto discendente, questa si trova talvolta nella versione italica. E anche in questo caso è difficile fare il confronto al volo con le anteprime di Myfonts. Tanto per rendere l’idea di come i due simboli possono confondersi, prendiamo il Ragazza Script, che tuttavia è un calligrafico: qui il 3 ha un tratto discendente, come la z. La z però forma un occhiello in basso, e anche al centro, mentre il 3 no.
Se diamo un’occhiata a Google Fonts vediamo che alcuni dei serif più diffusi mettono i numeri minuscoli come prima scelta: il Merriweather, per esempio, il Playfair Display, lo Slabo 27px (e il Gelasio di Sorkin, che in questi giorni sta particolarmente in evidenza). In tutti questi casi i numeri sono organizzati come nel Georgia.
Diverso è il discorso del Baskervville (con due v) dell’Anrt (Atelier National de Recherche Typographique). Qui il 4 e il 5 si estendono in alto, come si usava ai vecchi tempi, ma a sorpresa il 3 scende.
Continuando a scorrere l’elenco mi pare che la soluzione più popolare per i numeri minuscoli sia quella di avere 3-4-5 che scendono sotto la linea di base, mentre alcuni preferiscono lasciar scendere solo 3-5 e lasciar salire il 4.
Mi pare che in nessuno dei Google Fonts al momento ci sia un 3 con tratto ascendente.
Per quanto riguarda le versioni italiche, anche qui è complicato avere un quadro di insieme: l’italico va scelto un font alla volta, non si può applicare la scelta all’intero insieme.
Tra gli script prevalgono i numeri maiuscoli, in cui ovviamente il 3 poggia sulla linea di base e si estende verso l’alto rispetto alla x minuscola. Talvolta il 3 può somigliare alla z, quando questa ha il tratto discendente, ma nella quasi totalità dei casi in cui questo avviene la differenza tra i due segni è ovvia: il tratto discendente della z si chiude in un occhiello.
Esiste tuttavia qualche eccezione: il Gochi Hand, di Huerta Tipografica, ha una z che è praticamente un 3 di forma diversa, solo che collocato più in basso.
Nell’Ottocento si usava allungare in alto anche il 3, magari per marcare la differenza con la lettera z quando quest’ultima aveva il tratto discendente. E talvolta anche il 5 aveva lo stesso andamento, a quanto ne so.
La convenzione è stata riportata anche in alcuni font digitali. Ad esempio il 1820 Modern (che già nel nome fa capire che si tratta di una digitalizzazione di un font d’epoca): qui le uniche cifre con tratti discendenti sono il 7 e il 9: anche il 4 infatti, aperto, si estende in alto come 3-5-6-8.
Lo stesso schema lo troviamo nell’FF Acanthus, di FontFont, dove le forme sono idealizzate, senza difetti aggiunti a simulare una stampa d’epoca.
Anche il Michel di Sugargliderz fa la stessa scelta, anche se il risultato visivo non mi piace granché: le cifre sono troppo strette, i tratti sottili sono troppo sottili, e soprattutto c’è poca altezza della x; questo significa che il numero 8 è alto praticamente il doppio rispetto allo 0.
Al giorno d’oggi molti dei font digitali impostano come cifre di default quelle maiuscole, quindi girando su Myfonts è difficile valutare al primo colpo come si sono regolati i disegnatori con le minuscole, che probabilmente ci sono nel file come alternativa.
Per quanto riguarda la z col tratto discendente, questa si trova talvolta nella versione italica. E anche in questo caso è difficile fare il confronto al volo con le anteprime di Myfonts. Tanto per rendere l’idea di come i due simboli possono confondersi, prendiamo il Ragazza Script, che tuttavia è un calligrafico: qui il 3 ha un tratto discendente, come la z. La z però forma un occhiello in basso, e anche al centro, mentre il 3 no.
Se diamo un’occhiata a Google Fonts vediamo che alcuni dei serif più diffusi mettono i numeri minuscoli come prima scelta: il Merriweather, per esempio, il Playfair Display, lo Slabo 27px (e il Gelasio di Sorkin, che in questi giorni sta particolarmente in evidenza). In tutti questi casi i numeri sono organizzati come nel Georgia.
Diverso è il discorso del Baskervville (con due v) dell’Anrt (Atelier National de Recherche Typographique). Qui il 4 e il 5 si estendono in alto, come si usava ai vecchi tempi, ma a sorpresa il 3 scende.
Continuando a scorrere l’elenco mi pare che la soluzione più popolare per i numeri minuscoli sia quella di avere 3-4-5 che scendono sotto la linea di base, mentre alcuni preferiscono lasciar scendere solo 3-5 e lasciar salire il 4.
Mi pare che in nessuno dei Google Fonts al momento ci sia un 3 con tratto ascendente.
Per quanto riguarda le versioni italiche, anche qui è complicato avere un quadro di insieme: l’italico va scelto un font alla volta, non si può applicare la scelta all’intero insieme.
Tra gli script prevalgono i numeri maiuscoli, in cui ovviamente il 3 poggia sulla linea di base e si estende verso l’alto rispetto alla x minuscola. Talvolta il 3 può somigliare alla z, quando questa ha il tratto discendente, ma nella quasi totalità dei casi in cui questo avviene la differenza tra i due segni è ovvia: il tratto discendente della z si chiude in un occhiello.
Esiste tuttavia qualche eccezione: il Gochi Hand, di Huerta Tipografica, ha una z che è praticamente un 3 di forma diversa, solo che collocato più in basso.
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