I numeri del Miss Fajardose


Miss Fajardose è uno dei calligrafici di Google. A dire la verità è uno degli script meno trendy del momento. Non l’avrei detto, perché in fondo è abbastanza elegante, pieno di svolazzi. Ma sicuramente ha i tratti molto sottili, e non è molto leggibile sullo schermo, quindi magari è inadatto per l’uso sul web. Ma una cosa che mi è sempre parsa fuori posto sono i numeri. I quali hanno la stessa altezza delle maiuscole, e sono pieni di svolazzi arricciati. In effetti sono troppo ingombranti in un testo normale. Se uno sta scrivendo “Correva l’anno 1789...” la data ingombra la riga come fosse un elefante. Ma qual’è l’altezza giusta per le cifre numeriche?
A occhio e croce direi che in un calligrafico potrebbe essere quella della x minuscola. Come nel Tangerine (che in effetti è un cancelleresco a lettere separate), dove i numeri hanno tratti ascendenti e discendenti (con 4-6-8 che salgono, 3-5-7-9 che scendono) ma dove comunque le linee di riferimento sono quelle della x.
Nel Meie Script addirittura mancano tratti ascendenti e discendenti, per cui i numeri sembrano anche più piccoli rispetto alle normali lettere dell’alfabeto.
Ma mi rendo conto che nella grande maggioranza dei casi l’altezza della x non è tenuta di nessun conto. I numeri tendono ad essere leggermente più alti, se non alti fino alle maiuscole o ai tratti ascendenti delle lettere.
Lo script a lettere unite più trendy del momento è il Dancing Script. E qui abbiamo numeri alti quanto le maiuscole, seppure senza svolazzi.
Segue il Pacifico, dove i numeri hanno tutti la stessa altezza, che supera di poco quella della x.
Stesso discorso per il Great Vibes.
Nel Satisfy i numeri superano l’altezza dei tratti ascendenti delle lettere, mentre le maiuscole appoggiano stranamente al di sotto della linea di base.
Nel Cookie l’altezza è quella delle maiuscole, ma le cifre non sono ingombranti, a differenza del Sacramento dove gli spazi bianchi all’interno degli occhielli sono enormi, se confrontati con le lettere minuscole (e i tratti sono sottili).
Anche il Parisienne ha i numeri molto ingombranti, ma qui è impossibile identificare una qualsiasi linea di base: ogni cifra fa storia a sé.
Il Bad Script ha i limiti della x come riferimento, e tratti ascendenti e discendenti che prendono il loro spazio, senza svolazzi, senza essere ingombranti, in maniera ordinata. Ma non si tratta di un calligrafico, bensì di un handwriting a lettere separate.
Nell’Allura i limiti sono quelli dei tratti ascendenti, i numeri sono più ordinati rispetto alle lettere (specie le maiuscole).
I numeri sono grandi anche nel Pinyon, mentre sono più bassi nell’Homemade Apple, dove sembrano un po’ rialzati rispetto alla linea di base (non è un font troppo ordinato).
Numeri grandi nell’Alex Brush, ma non si nota perché anche l’altezza della x è consistente.
Nell’Italianno si sceglie una grandezza intermedia, numeri maiuscoli, e visto che non ci sono svolazzi non dà nessun fastidio.
Nel Niconne abbiamo i numeri quasi con l’altezza della x (un po’ di più), mentre nel Mr Dafoe i numeri sono grandi. Ma visto che si tratta di una calligrafia nervosa, la cosa si può anche spiegare.
Rochester, numeri grandi ma senza svolazzi. Idem Grand Hotel. O Sofia.
Petit Formal Script è difficile da stabilire, vista l’altezza della x esagerata.
Insomma, quello che da fastidio nel Miss Fajardose sono principalmente due cose: primo che è stato scelto di mettere gli svolazzi nei numeri, come fossero maiuscole, che è una cosa che di solito non si fa; secondo, che visto che le maiuscole sono alte circa tre volte la x minuscola, la differenza d’altezza tra numeri e minuscole diventa fin troppo evidente.

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