Gisha

Cercando Gisha su Wikipedia viene fuori il nome di un quartiere di Teheran, in Iran. Però nelle righe iniziali di disambiguazione si rimanda alla pagina dedicata al Segoe, paragrafo dei font correlati.
Il Segoe è il font ufficiale della Microsoft, per quanto riguarda l’alfabeto latino. I suoi glifi però sono stati inseriti anche in altri font contenenti altri alfabeti: nel Malgun Gohtic (coreano) nel Microsoft JhengHei (cinese tradizionale), nel Microsoft YaHei (cinese semplificato) e nel Lelawadee (tai). E nel Gisha, appunto, pensato per la lingua ebraica. A cui se ne aggiungono altri in Windows 7 per gli alfabeti asiatici tao, lao, khmer, phags-pa ed altri.
Non necessariamente tutti i dettagli sono gli stessi: Wikipedia nota la M maiuscola più stretta e col vertice centrale rialzato, e la l ed i minuscole che hanno la coda (l’asta curva in basso verso destra). Queste caratteristiche presenti oltre che nel Gisha anche anche nel Leelawadee ma non nel Segoe Ui.
A occhio si nota anche la diversa coda della Q (nel Gisha è curva), oppure il numero 1 (che nel Gisha ha una larga base slab che manca nel Segoe Ui) e il numero 2 (dove il tratto scende rettilineo anziché incurvarsi verso l’alto).
Per quanto riguarda i disegnatori del Gisha, il sito di Microsoft si limita a scrivere “designers: N/A”, mentre il copyright è del 2014.
Sui motivi per cui è stato scelto questo nome nessuno dice nulla. 

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