Tiempos
L’impaginazione del sito musicale in inglese Pitchfork è molto elegante. Per i testi è stato scelto il Tiempos, disegnato nel 2010 da Kris Sowersby. Un tipo di carattere caratterizzato da una C a doppia grazia ma senza sperone, e da una M coi fianchi divergenti. La dimensione è stata impostata a 1 em, l’interlinea a 34 pixel, l’allineamento è a bandiera a sinistra (il lato destro della colonna non è allineato). C’è molto spazio bianco (a destra più che a sinistra), la colonna è larga quanto basta per una decina di parole (83.3% la sezione article-content, ma capire quanto è il 100% è un bel guaio: il codice delle pagine diventa sempre più intricato!).
I file sono inseriti nella pagina col base64.
Secondo Identifont il Tiempos è riconducibile al Caslon. Vero per come è fatta la cima della A, mentre non lo è per quanto rigurda la C, che nel Caslon è graziata solo in alto, con sperone.
Mi viene un lampo improvviso: ma una C come quella del Tiempos non l’avevo vista qualche anno fa sull’edizione italiana del National Geographic Magazine? Rapida ricerca sul web, e viene fuori che sì, il Tiempos Fine è stato specificamente disegnato per il Ngm, come racconta il sito della fonderia Klim.
L’articolo (impaginato in Signifier) fa risalire il Tiempos al Plantin, che a sua volta ha inspirato il Times New Roman di Stanley Morison (Tiempos è la traduzione in spagnolo della parola Times). La C però proviene da un altro derivato del Monotype Plantin, il Galaxie Copernicus.
L’articolo di Klim si sofferma sul fatto che si parla molto male del Times New Roman, di recente, visto che è stato il font di default per più di 10 anni e quindi si trova dappertutto. Ma che la scelta sia diventata banale non significa che il font non sia ancora all’avanguardia in termini di economia e leggibilità per quanto riguarda i giornali.
L’influenza del Times nel Tiempos si vede soprattutto nell’italico, dice il sito. Dove la prima soluzione in termini di inclinazione, 10 gradi, derivata dal Copernicus, si è dimostrata peggiore di quella di 12 gradi che è stata messa in atto successivamente. Il Times ha influito determinando anche la scelta di tratti iniziali a bandiera anziché a uncino, dice ancora il sito.
Tra gli specimen mostrati, anche la pagina di un magazine italiano, IL (supplemento maschile del Sole 24 Ore).
I file sono inseriti nella pagina col base64.
Secondo Identifont il Tiempos è riconducibile al Caslon. Vero per come è fatta la cima della A, mentre non lo è per quanto rigurda la C, che nel Caslon è graziata solo in alto, con sperone.
Mi viene un lampo improvviso: ma una C come quella del Tiempos non l’avevo vista qualche anno fa sull’edizione italiana del National Geographic Magazine? Rapida ricerca sul web, e viene fuori che sì, il Tiempos Fine è stato specificamente disegnato per il Ngm, come racconta il sito della fonderia Klim.
L’articolo (impaginato in Signifier) fa risalire il Tiempos al Plantin, che a sua volta ha inspirato il Times New Roman di Stanley Morison (Tiempos è la traduzione in spagnolo della parola Times). La C però proviene da un altro derivato del Monotype Plantin, il Galaxie Copernicus.
L’articolo di Klim si sofferma sul fatto che si parla molto male del Times New Roman, di recente, visto che è stato il font di default per più di 10 anni e quindi si trova dappertutto. Ma che la scelta sia diventata banale non significa che il font non sia ancora all’avanguardia in termini di economia e leggibilità per quanto riguarda i giornali.
L’influenza del Times nel Tiempos si vede soprattutto nell’italico, dice il sito. Dove la prima soluzione in termini di inclinazione, 10 gradi, derivata dal Copernicus, si è dimostrata peggiore di quella di 12 gradi che è stata messa in atto successivamente. Il Times ha influito determinando anche la scelta di tratti iniziali a bandiera anziché a uncino, dice ancora il sito.
Tra gli specimen mostrati, anche la pagina di un magazine italiano, IL (supplemento maschile del Sole 24 Ore).
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