Fluidum
Il Fluidum è un tipo di carattere disegnato nel 1951 da Alessandro Butti (1893-1959) per la fonderia italiana Nebiolo.
Si tratta di un corsivo calligrafico con asse leggermente inclinata e con contrasto spropositato: le aste sono molto nere, mentre alcune linee che le congiungono sono filiformi.
Fonts In Use ne segnala due usi: uno in un libro del 2015 dedicato alla tipografia italiana del ventesimo secolo (ci hanno fatto il titolo della pagina dedicata a Butti: nome + slogan “Un aristocratico del carattere”), l’altro sull’etichetta di una bottiglia di vino Sangiovese (insieme all’Estro di Novarese, 1961).
In realtà ne esiste anche una versione più leggera rispetto a quella usata negli esempi sopra, e la si può vedere in uno specimen pubblicato da Tipoteca che contiene lettere, numeri e i principali segni di interpunzione. Al volo noto la forma strana della A maiuscola vista da lontano e quella del numero 6.
Scrive Devroye che nel 2011 è stato digitalizzato da un certo Ralph M. Unger col nome di Butti (per la sua Rmu Typedesign, anche in versione light).
Sempre Devroye mostra alcuni specimen del font fatti alla vecchia maniera (con parole rappresentative in nero su fondo bianco a grandezza decrescente), più il lancio pubblicitario (“viene fornito anche in legno nei corpi da righe 6 a righe 30”), un esempio di pubblicità di pomodori e di calendario.
Interessanti sono anche gli specimen scelti da Unger per il suo font digitale su My Fonts, che contengono slogan in italiano: “Dio ci salvi dal povero arricchito e dal ricco impoverito” e “Noi non potemo avere perfetta vita senza amici”.
Il primo è un proverbio tradizionale italiano, mentre la seconda frase è tratta dal Convivio di Dante (iv-xxv, secondo la versione che si trova su internet la frase corretta sarebbe “noi non potemo perfetta vita avere sanza amici, sì come nell’ottavo dell’Etica vuole Aristotile”).
Si tratta di un corsivo calligrafico con asse leggermente inclinata e con contrasto spropositato: le aste sono molto nere, mentre alcune linee che le congiungono sono filiformi.
Fonts In Use ne segnala due usi: uno in un libro del 2015 dedicato alla tipografia italiana del ventesimo secolo (ci hanno fatto il titolo della pagina dedicata a Butti: nome + slogan “Un aristocratico del carattere”), l’altro sull’etichetta di una bottiglia di vino Sangiovese (insieme all’Estro di Novarese, 1961).
In realtà ne esiste anche una versione più leggera rispetto a quella usata negli esempi sopra, e la si può vedere in uno specimen pubblicato da Tipoteca che contiene lettere, numeri e i principali segni di interpunzione. Al volo noto la forma strana della A maiuscola vista da lontano e quella del numero 6.
Scrive Devroye che nel 2011 è stato digitalizzato da un certo Ralph M. Unger col nome di Butti (per la sua Rmu Typedesign, anche in versione light).
Sempre Devroye mostra alcuni specimen del font fatti alla vecchia maniera (con parole rappresentative in nero su fondo bianco a grandezza decrescente), più il lancio pubblicitario (“viene fornito anche in legno nei corpi da righe 6 a righe 30”), un esempio di pubblicità di pomodori e di calendario.
Interessanti sono anche gli specimen scelti da Unger per il suo font digitale su My Fonts, che contengono slogan in italiano: “Dio ci salvi dal povero arricchito e dal ricco impoverito” e “Noi non potemo avere perfetta vita senza amici”.
Il primo è un proverbio tradizionale italiano, mentre la seconda frase è tratta dal Convivio di Dante (iv-xxv, secondo la versione che si trova su internet la frase corretta sarebbe “noi non potemo perfetta vita avere sanza amici, sì come nell’ottavo dell’Etica vuole Aristotile”).
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