Chandler and Price e la sovrastampa

Una pressa da stampa Chandler & Price del 1912 può essere vista in azione in un filmato di un quarto d’ora pubblicato su Youtube da Jukebox Print.
È la più grande platina mai fabbricata da questo produttore, dice la voce fuori campo. Non è un filmato noioso, il montaggio è scattante e la musica è ritmata. Allo stesso tempo è molto dettagliato, spiega fin nei minimi particolari le operazioni da compiere per prepararsi alla stampa. La tecnica usata si chiama Overprinting (Sovrastampa) e ha lo scopo di sommare due colori su un biglietto in due fasi per ottenere tre colori, utilizzando due placche diverse. L’inchiostro, giallo per cominciare, si sparge su una superficie circolare in alto. Non bisogna mescolare: basta lasciar funzionare a vuoto la macchina per un po’. A quanto si vede, la superficie è composta di due parti, un cerchio interno e una parte esterna, che girano in direzioni opposte.
Dopo avere inchiostrato si monta la placca in rilievo col primo disegno da stampare e si fa una prima prova, per vedere in che posizione esatta avviene la stampa. A questo punto, si devono piantare a mano delle apposite spille di metallo che serviranno da guide per posizionare in maniera corretta i fogli quando si andrà a stampare. Le spille vengono infilate in un foglio che è stato fissato sulla superficie che dovrà poi muoversi avanti e indietro, di fronte alla placca inchiostrata verticale (come avviene normalmente sulle platine).
Le operazioni preliminari prevedono misurazioni e aggiustamenti delle guide. Non c’è niente di automatico, in questa fase. Quando tutto è settato, si inizia la fase della stampa. L’operatore deve posizionare i biglietti bianchi a mano nella corretta posizione, mantenendo il ritmo della macchina che si apre e si chiude. E mentre con una mano mette il biglietto nuovo, con l’altra (la sinistra) deve togliere quello che è appena stato stampato.
Finito di stampare il primo colore, bisogna pulire la macchina a mano, con uno straccetto. Prima la piattaforma circolare con l’inchiostro, poi i rulli.
Si sparge poi il secondo inchiostro per effettuare il secondo passaggio. E si monta la nuova placca, controllando tramite appositi segni posti oltre i limiti del prodotto finito che la sovrapposizione sia perfetta. Visto che all’inizio non lo è, bisogna spostare le guide e fissarle di nuovo col nastro adesivo (anticamente si usava la cera).
L’inchiostro rosa, sommato al giallo, dà come risultato l’arancione. Il disegno è composto di due parti che si intersecano, proprio per rendere evidente il meccanismo di somma dei colori. Anche la scritta sottostante, si sposta leggermente avanti da una placca all’altra, in maniera tale che nel risultato finito si ottiene la scritta arancione ma con bordi gialli e rosa da un lato e dall’altro.
In realtà, nel video le operazioni sono più complicate, perché si realizzano, con gli stessi due stampi, altri due biglietti: uno in cui il giallo si somma al blu ottenendo il verde, l’altro in cui il blu si somma al rosa, ottenendo un blu più scuro.
Da ottobre scorso il filmato ha già ottenuto oltre 250 mila visualizzazioni.

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