Colfax

Il sito di informazione keniano Daily Nation usa per i titoli dei suoi articoli il Colfax (bold).
Si tratta di un senza grazie caratterizzato dalla i a puntino tondo, taglio orizzontale per i terminali delle lettere come C-c-e, mentre il numero 9 termina in basso in maniera rettilinea, in obliquo, senza arricciarsi. La R ha la gamba obliqua rettilinea, che parte molto lontano dall’asta verticale. Lettere come C e O non sono disegnate all’interno di un cerchio, ma sono più alte che larghe, e tendono ad avere i tratti verticali rettilinei.
Secondo Identifont il carattere è del 2012, disegnato da Eric Olson per Process Type Foundry, disponibile solo sul sito della fonderia e non sui vari maxi cataloghi.
Olson è nato a Minneapolis, ha studiato in Minnesota, e si dice ispirato dalla rivista Emigre.
È anche il disegnatore del Klavika, che se non sbaglio l’abbiamo già visto nei titoli di testa del Tg1, e dello Stratum, che qualche anno fa mi pare sia stato usato dalla Gazzetta dello Sport per pagine web dedicate al Giro d’Italia (se non mi confondo con qualcos’altro).
Tra i font simili al Colfax non c’è niente di particolarmente famoso o attraente, per me. Giusto mi colpisce il nome dell’ultimo della lista: Nudista, “compagno ideale del Kulturista”. Il font è stato disegnato da Tomas Brousil nel 2009 per Suitcase Type Foundry, e si trova anche su Fontshop e Myfonts, oltre che sul sito ufficiale della fonderia.

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