Compugraphic Mcs e Scangraphic Scantext 1000
Molta della storia della tipografia degli ultimi decenni non è affatto documentata su internet. Un punto di riferimento per quanto riguarda la cronologia è senza dubbio il sito Preprressure.
Nella scheda relativa al 1981 mostra la foto del Compugraphic Mcs, Modular Composition System, presentato come diretto competitor dello Scantext 1000 e di simili sistemi della Mergentaler Linotype.
Ormai siamo nell’era moderna: non solo l’apparecchio ha l’aspetto di un computer (con microprocessore e due lettori di floppy), ma è in grado di far funzionare il sistema operativo Cp/m, precursore del Dos, permettendo quindi anche di eseguire compiti di archivio o amministrativi.
Nel resto della pagina gli altri prodotti che vengono mostrati sono tutti personal computer, tra cui lo Xerox Star 8010, che è stato il primo ad introdurre il concetto di desktop e ad avere un editor wysiwyg, ossia che mostra l’anteprima del documento che deve essere stampato. Infatti nella foto si vede una pagina con un testo suddiviso in due colonne, giustificato e con scritte in neretto, con titolo centrato e una immagine inserita in una delle colonne.
Per tornare all’Mcs, la pagina di Wikipedia dedicata a Compugraphic ne descrive l’evoluzione in maniera graduale: si passò prima ad avere una PreView per avere la visuale wysiwyg dopo avere lavorato sul codice, per arrivare poi alla PowerView, in cui era possibile lavorare direttamente sulla schermata wysiwyg, come nei sistemi moderni.
Per ottenere la stampa c’erano dei dispositivi appositi chiamati typesetter. Si poteva scegliere tra vari modelli, più o meno costosi.
Una foto della Scantext 1000, della Scangraphic, si trova sempre su Prepressure nella scheda dedicata al 1982. Qui però di vede un’apparecchiatura molto ingombrante, con una tastiera che fa parte della scrivania, come pure un set di numerosi drive per i dischi;c’erano due monitor, e un armadio che probabilmente era il typesetter. Dice l’articolo che alla base di tutto, dal punto di vista software, c’era il sistema operativo Cp/m, nel quale veniva avviato il programma di impaginazione. Si parla poi sia di pellicola che di carta fotosensitiva che, mi pare di capire, veniva impressionata tramite tubo catodico.
Nello stesso anno vengono lanciati programmi di impaginazione che funzionano su generici personal computer.
Foto di opuscoli di documentazione sulla Scantext 1000 si possono trovare su Fonts In Use. Che, tra gli altri font usati, identifica anche l’Itc Novarese, messo a punto nel 1980 dal disegnatore italiano (anche se nell’articolo non lo nomina mai).
Nella scheda relativa al 1981 mostra la foto del Compugraphic Mcs, Modular Composition System, presentato come diretto competitor dello Scantext 1000 e di simili sistemi della Mergentaler Linotype.
Ormai siamo nell’era moderna: non solo l’apparecchio ha l’aspetto di un computer (con microprocessore e due lettori di floppy), ma è in grado di far funzionare il sistema operativo Cp/m, precursore del Dos, permettendo quindi anche di eseguire compiti di archivio o amministrativi.
Nel resto della pagina gli altri prodotti che vengono mostrati sono tutti personal computer, tra cui lo Xerox Star 8010, che è stato il primo ad introdurre il concetto di desktop e ad avere un editor wysiwyg, ossia che mostra l’anteprima del documento che deve essere stampato. Infatti nella foto si vede una pagina con un testo suddiviso in due colonne, giustificato e con scritte in neretto, con titolo centrato e una immagine inserita in una delle colonne.
Per tornare all’Mcs, la pagina di Wikipedia dedicata a Compugraphic ne descrive l’evoluzione in maniera graduale: si passò prima ad avere una PreView per avere la visuale wysiwyg dopo avere lavorato sul codice, per arrivare poi alla PowerView, in cui era possibile lavorare direttamente sulla schermata wysiwyg, come nei sistemi moderni.
Per ottenere la stampa c’erano dei dispositivi appositi chiamati typesetter. Si poteva scegliere tra vari modelli, più o meno costosi.
Una foto della Scantext 1000, della Scangraphic, si trova sempre su Prepressure nella scheda dedicata al 1982. Qui però di vede un’apparecchiatura molto ingombrante, con una tastiera che fa parte della scrivania, come pure un set di numerosi drive per i dischi;c’erano due monitor, e un armadio che probabilmente era il typesetter. Dice l’articolo che alla base di tutto, dal punto di vista software, c’era il sistema operativo Cp/m, nel quale veniva avviato il programma di impaginazione. Si parla poi sia di pellicola che di carta fotosensitiva che, mi pare di capire, veniva impressionata tramite tubo catodico.
Nello stesso anno vengono lanciati programmi di impaginazione che funzionano su generici personal computer.
Foto di opuscoli di documentazione sulla Scantext 1000 si possono trovare su Fonts In Use. Che, tra gli altri font usati, identifica anche l’Itc Novarese, messo a punto nel 1980 dal disegnatore italiano (anche se nell’articolo non lo nomina mai).
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