I disegni da colorare di Malika Favre

“Genitori di bambini annoiati. Che ne dite di colorare disegni di Malika Favre e Paul Thurlby questo pomeriggio?”
È questo il testo di un tweet diffuso alcuni giorni fa da Handsome Frank su Twitter, a cui ne è seguito un’altro due giorni fa di Malika Favre: “Dopo avere visto la meravigliosa risposta alla sessione della settimana scorsa ho deciso di pubblicare una collezione di disegni per bambini e adulti. Tutte le illustrazioni si possono salvare, scaricare, stampare e colorare gratis”.
Il link rimanda al sito BigCartel.com.
Molti disegni sono stilizzati: scimmie, babbuini, pappagalli, orsi, sembrano qualche antico totem indiano. E poi ci sono quelli nello stile classico di Malika Favre, con i volti di donne dalle labbra carnose, circondate dalla natura o da forme geometriche.
Più in basso ci sono i segni zodiacali, tutti rappresentati con forme femminili, talvolta venate di erotismo.
La Favre rientra nel radar di questo blog per via dell’alfabeto che ha disegnato ispirandosi al Kamasutra. In effetti questo dettaglio potrebbe lasciare un po’ perplessi alcuni genitori nel dare da colorare ai propri figli le opere di una tale disegnatrice. Comunque in ambito artistico di lei si parla bene. Su Art Tribune c’è un articolo, in italiano, datato due anni fa, dove, sotto la foto dell’intero alfabeto, si analizza nel dettaglio il suo stile.
“Una parte non piccola della sua produzione si è incentrata su immagini erotiche, anche piuttosto esplicite”, nota l’autore. Che si sofferma sul contrasto tra la freddezza della sua tecnica espressiva e l’intensità del rappresentato. “Giammai volgare”, dice, “genialità grafica e garbo rappresentativo”; “In un campo in cui la volgarità più che altrove, se possibile, la fa da padrona, lo stupore e la gratitudine per la delicatezza di Malika Favre inteneriscono l’animo”.
Tra l’altro i suoi disegni si prestano anche eventualmente ad una stampa di manifesti con tecnica tradizionale, visto che usano massimo tre-quattro colori in tutto, senza sfumature, per cui non si richiedono troppi passaggi.
Per quanto riguarda il secondo artista che ha partecipato all’iniziativa della settimana scorsa, Paul Thurlby, il suo account Twitter non è altrettanto aggiornato. I suoi disegni sono pure basati su pochi colori senza sfumature, ma comunque molti di più rispetto alla sua collega: non c’è la perfezione informatica della Favre, bensì tratti manuali che si notano nel sottolineare i contorni, o le tonalità diverse di dettagli simili, e qualche scollamento tra il profilo dell’oggetto e il colore che dovrebbe riempirlo. Comunque, anche lui si concentra molto sulle forme di personaggi e oggetti concreti riprodotte in un contesto in cui vengono stilizzati solo i dettagli significativi.

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