Manicotti
Manicotti è il nome di un font disegnato dall’americano David Jonathan Ross nel corso degli anni Zero, pubblicato per Djr.
È ispirato ai caratteri in legno del diciannovesimo secolo, in particolare a quelli nei quali i tratti orizzontali sono molto più spessi di quelli verticali, ossia il contrario di quello che si tende a fare di solito.
Un esempio conosciuto, in questa categoria, è il Playbill. Che però, a differenza del Manicotti, è molto stretto. Il font di Ross invece si distingue proprio per la sua larghezza. Il bianco all’interno di alcune lettere, (B-P-R-a-e-8...) si riduce quasi ad una fessura orizzontale.
Si tratta di un lavoro moderno, ma comunque in linea con la tradizione. Molto più di altri font che Identifont segnala tra quelli simili, come l’Orwellian o l’Arbor, dove i tratti sottili sono praticamente filiformi; l’Adios Gringo, dove molte lettere hanno forme insolite (la N con architrave orizzontale); o vari altri esempi che contengono soltanto le maiuscole.
Al primo posto della lista il sito ci mette il Beastly 18 Point, che in effetti è un carattere nero, più che uno a contrasto inverso: le aste verticali delle lettere sono il più delle volte spesse quanto le orizzontali.
Tra quelli più tradizionali c’è il Westside dove il contrasto non è neanche troppo accentuato.
La lista dei simili al Playbill invece sempre secondo Identifont, è occupata ai primi posti dai Playbill di varie fonderie diverse, e poi, dopo il Wild Bunch (maiuscolo corroso), il Wyoming Pastad (con soluzioni insolite a prima vista) e il Lodge (dove il contrasto non è poi così accentuato) elenca Prescott Plain, P.T.Barnum, Westside e Kyhota Two, che non hanno originalità troppo marcate e a prima vista mi sembrano tutti molto più leggeri rispetto al Playbill.
L’alternativa gratuita fornita da Google è lo Smokum, di Astigmatic, che però ha il difetto di avere le linee verticali un po’ troppo sottili, e quindi ha una resa minore a piccole dimensioni rispetto al collega Playbill.
Identifont elenca, come font simili, Smokum Pro, Old Town No 536 (in tre versioni), Figaro, Branding Iron e West Side, oltre ai più originali Wild Bunch, Arbor e Orwellian, che abbiamo già visto sopra.
È ispirato ai caratteri in legno del diciannovesimo secolo, in particolare a quelli nei quali i tratti orizzontali sono molto più spessi di quelli verticali, ossia il contrario di quello che si tende a fare di solito.
Un esempio conosciuto, in questa categoria, è il Playbill. Che però, a differenza del Manicotti, è molto stretto. Il font di Ross invece si distingue proprio per la sua larghezza. Il bianco all’interno di alcune lettere, (B-P-R-a-e-8...) si riduce quasi ad una fessura orizzontale.
Si tratta di un lavoro moderno, ma comunque in linea con la tradizione. Molto più di altri font che Identifont segnala tra quelli simili, come l’Orwellian o l’Arbor, dove i tratti sottili sono praticamente filiformi; l’Adios Gringo, dove molte lettere hanno forme insolite (la N con architrave orizzontale); o vari altri esempi che contengono soltanto le maiuscole.
Al primo posto della lista il sito ci mette il Beastly 18 Point, che in effetti è un carattere nero, più che uno a contrasto inverso: le aste verticali delle lettere sono il più delle volte spesse quanto le orizzontali.
Tra quelli più tradizionali c’è il Westside dove il contrasto non è neanche troppo accentuato.
La lista dei simili al Playbill invece sempre secondo Identifont, è occupata ai primi posti dai Playbill di varie fonderie diverse, e poi, dopo il Wild Bunch (maiuscolo corroso), il Wyoming Pastad (con soluzioni insolite a prima vista) e il Lodge (dove il contrasto non è poi così accentuato) elenca Prescott Plain, P.T.Barnum, Westside e Kyhota Two, che non hanno originalità troppo marcate e a prima vista mi sembrano tutti molto più leggeri rispetto al Playbill.
L’alternativa gratuita fornita da Google è lo Smokum, di Astigmatic, che però ha il difetto di avere le linee verticali un po’ troppo sottili, e quindi ha una resa minore a piccole dimensioni rispetto al collega Playbill.
Identifont elenca, come font simili, Smokum Pro, Old Town No 536 (in tre versioni), Figaro, Branding Iron e West Side, oltre ai più originali Wild Bunch, Arbor e Orwellian, che abbiamo già visto sopra.
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