Tripper Pro

Il blog della Adobe ha raccontato pochi giorni fa la storia del Tripper Pro, che era già stata raccontata da Underware nel 2015, subito dopo il rilascio.
Il disegnatore, Das Jacobs era salito con i suoi figli su una casa su un albero, il legno si era spezzato e lui è caduto provocandosi una frattura che gli ha impedito di usare il braccio destro. Proprio quello che usava per disegnare.
Molte cose ha potuto imparare a farle rapidamente col sinistro. Ma disegnare i font, ossia lavorare, si è rivelato un compito fin troppo arduo. Troppo complicato cliccare e contemporaneamente trascinare i punti di controllo per ottenere delle linee curve con la mano sinistra. Quindi? Rinunciare?
Jacobs ha risolto il problema disegnando con la sinistra direttamente a computer un font senza linee curve. Uno stencil, per giunta, che ha i tratti “fratturati”, tanto per restare in tema.
Il lungo articolo del blog spiega la difficoltà che c’è stata nel mettere a punto il font completo. In alcuni casi si possono disegnare il peso regolare e quello più nero, ottenendo poi i pesi intermedi per interpolazione, in automatico. In questo caso invece è stato necessario intervenire a mano su molti (un centinaio) degli oltre seicento caratteri che compongono il font.
L’articolo pubblica anche varie foto: visto che si tratta di uno stencil, ne è stato testato l’uso pratico: ovvero quello che si ottiene spruzzando con la bomboletta attraverso una “maschera” (una superficie nella quale è stata ritagliata la forma delle lettere, che si appoggia su quella su cui si vuole imprimere la scritta).
In altre immagini si vede come le lettere in Tripper Pro sono state intagliate nel legno di un albero caduto, per farne una panchina, e anche nella pietra. C’è inoltre l’insegna di un festival blues che si è tenuto nel 2016, e che è stata realizzata usando il Tripper Pro.

Commenti

Post più popolari