Counting rods

La pagina in inglese di Wikipedia dedicata alle counting rods non è collegata a nessuna pagina in italiano. La voce è presente in una manciata di lingue, tra cui russo, spagnolo e francese (dove la traduzione è baguettes a calculer).
Rod vuol dire asta, canna, bastone, bacchetta. Le counting rods sono un antico sistema di numerazione cinese composto di barrette che possono essere disposte in verticale o in orizzontale, massimo cinque per ogni direzione.
Il modo di rappresentare i numeri con questo sistema è molto strano: il numero uno è rappresentato da una barretta verticale, il due da due barrette, e così via fino a cinque. Il 6 è una barretta orizzontale al di sopra di una verticale (come fosse una T). Il sette prevede due barrette verticali al di sotto di quella orizzontale, l’otto ne prevede tre, il nove quattro. E fin qui è semplice. Le decine vengono invece indicate con barrette orizzontali: 10 è una barretta orizzontale, 20 sono due, 30 sono tre, e così via fino a cinquanta. Il sessanta si ottiene con una barretta verticale al di sopra di una orizzontale (come una T capovolta). Settanta è una barretta verticale più corta, sopra due orizzontali. E così via.
Le centinaia si indicano come le unità, le migliaia come le decine. Siccome anticamente non esisteva lo zero, si doveva lasciare dello spazio in corrispondenza delle posizioni vuote; ma data questa convenzione, spesso lo spazio non veniva lasciato. Così, trovare quattro barrette verticali seguite da cinque verticali corrispondeva al numero 405, mentre il 45 si otteneva mettendo quattro barrette orizzontali vicino a cinque verticali (su Wikipedia in inglese ci sono vari esempi illustrati).
Al giorno d’oggi lo zero esiste, ed è rappresentato come un cerchio.
Le più antiche testimonianze di questo sistema vengono fatte risalire a quasi duemila anni fa (almeno al secondo secolo dopo Cristo).
Anche se Wikipedia in italiano non ha una voce apposita dedicata all’argomento, ne parla nel dettaglio alla voce Sistema di numerazione cinese (la sezione è contrassegnata “incomprensibile”). In origine le tacche dovevano essere incise su legno o guscio di tartaruga, poi sono state riprodotte su abachi o su bacchette di calcolo. Certo nell’articolo mancano definizioni di base, e spesso si usano simboli che non sono quelli corretti.
Alle counting rods è dedicato un apposito blocco Unicode, che va da 1d360 a 1d37f. Non mi pare che sia disponibile di default sui normali sistemi operativi, e non so in quale font si possa trovare.

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