Electromagnetic Lungs
Si tratta semplicemente di un font tendente al bauhaus che si può scaricare gratuitamente su Dafont (solo per uso personale).
I tratti sono molto più leggeri rispetto al Bauhaus 93 che si trova nei software da ufficio. La E non ha il tratto verticale, ma l’asta viene giù in maniera curva. Neanche è una mezza C o un semicerchio: i tratti superiore e inferiore sono rettilinei.
La L maiuscola si distingue dalla minuscola perché in basso curva a destra (la minuscola è solo un rettangolo. La e è chiusa (nel Bauhaus 93 lascia una fessura), come pure la g e la a. La c stringe le estremità come nell’Helvetica (nel Bauhaus 93 il taglio è leggermente obliquo in salita).
Standard le altre lettere presenti nel nome, tranne la s, che ha dei tratti orizzontali molto lunghi (mentre nel Bauhaus 93 il tratto era molto corto, orizzontale-verticale-orizzontale, senza tornanti).
Per quanto riguarda le altre lettere, mi soffermo sulla Z, che è una strana S rovesciata (anche la minuscola) e sul numero 7, anche questo senza spigoli, tutte scelte insolite.
L’autore è Chequered Ink, i cui cavalli di battaglia al momento sono Revamped (uno stencil fantascientifico, oltre 3 mila download ieri), Honk (Basico/Varie, in realtà un all caps semi-serif, nel senso che qua e là compare qualche grazia slab che non dovrebbe esserci), e infine Bathrind, un sans all-caps quasi svizzero.
I caratteri caricati sul sito sono 955. Il più sfortunato di oggi è il Bankruptcy (che già dal nome non promette bene) un sans all-caps sistemato nella categoria Tecno/Squadrato. Mancano tratti curvi, e la soluzione è stata metterci delle linee oblique a rientrare (in B-R-Y, per esempio).
L’Electromagnetic Lungs invece è finito nella categoria Techno/Fantascienza. Che oggi è dominata da Bomber Escort, di Iconian Fonts (un all caps semi-serif nero largo con O semi-quadrata), da Star Jedi (ovviamente adatto ai patiti di Star Wars) e da Aero, di Picatype Design Studio (originale sans obliquo dotato anche di minuscole).
Il più sfortunato della categoria invece oggi è il Robojeck di Husnan Taufiq, un monoline a lettere unite, pieno di rettilinei, non troppo leggibile.
I tratti sono molto più leggeri rispetto al Bauhaus 93 che si trova nei software da ufficio. La E non ha il tratto verticale, ma l’asta viene giù in maniera curva. Neanche è una mezza C o un semicerchio: i tratti superiore e inferiore sono rettilinei.
La L maiuscola si distingue dalla minuscola perché in basso curva a destra (la minuscola è solo un rettangolo. La e è chiusa (nel Bauhaus 93 lascia una fessura), come pure la g e la a. La c stringe le estremità come nell’Helvetica (nel Bauhaus 93 il taglio è leggermente obliquo in salita).
Standard le altre lettere presenti nel nome, tranne la s, che ha dei tratti orizzontali molto lunghi (mentre nel Bauhaus 93 il tratto era molto corto, orizzontale-verticale-orizzontale, senza tornanti).
Per quanto riguarda le altre lettere, mi soffermo sulla Z, che è una strana S rovesciata (anche la minuscola) e sul numero 7, anche questo senza spigoli, tutte scelte insolite.
L’autore è Chequered Ink, i cui cavalli di battaglia al momento sono Revamped (uno stencil fantascientifico, oltre 3 mila download ieri), Honk (Basico/Varie, in realtà un all caps semi-serif, nel senso che qua e là compare qualche grazia slab che non dovrebbe esserci), e infine Bathrind, un sans all-caps quasi svizzero.
I caratteri caricati sul sito sono 955. Il più sfortunato di oggi è il Bankruptcy (che già dal nome non promette bene) un sans all-caps sistemato nella categoria Tecno/Squadrato. Mancano tratti curvi, e la soluzione è stata metterci delle linee oblique a rientrare (in B-R-Y, per esempio).
L’Electromagnetic Lungs invece è finito nella categoria Techno/Fantascienza. Che oggi è dominata da Bomber Escort, di Iconian Fonts (un all caps semi-serif nero largo con O semi-quadrata), da Star Jedi (ovviamente adatto ai patiti di Star Wars) e da Aero, di Picatype Design Studio (originale sans obliquo dotato anche di minuscole).
Il più sfortunato della categoria invece oggi è il Robojeck di Husnan Taufiq, un monoline a lettere unite, pieno di rettilinei, non troppo leggibile.
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