Elle.com

Il sito della rivista Elle è in inglese, ma ha anche una versione in italiano.
Trattandosi di un sito di moda, cura particolarmente il design delle pagine. Non si affida al primo slab condensato che capita su Google, come può fare qualche improvvisato sito di informazione locale.
I titoli sono in Saol Display Light, un tipo di carattere moderno, nel senso che ha un certo contrasto tra i tratti più larghi e quelli più sottili, i quali sono molto sottili. È un serif, con una notevole altezza della x (le maiuscole non sono molto più grandi delle minuscole).
Al di sotto del titolo dell’articolo c’è una riga in Saol Text Regular Italic. Un corsivo elegante: la w forma un occhiello al centro e la & ha svolazzi a spirale, che spingono a usarla anche quando al suo posto ci potrebbe stare una e normale.
Per il testo degli articoli invece si punta sul Charter (Charter Bt W05 Roman) che invece è un graziato normale, con nessuna caratteristica particolare che salta all’occhio (alcune proporzioni sono quelle del Garamond, insomma, è comunque qualcosa di ricercato).
Per informazioni tecniche (data, autrice dell’articolo, didascalie) invece si usa un sans serif, il Gabor, il cui nome utilizzato per il file che lo contiene, Ellefutur, rende bene l’idea delle sue caratteristiche. In pratica è un Futura: a ad un solo livello, t a forma di croce asimmetrica.
I font vengono caricati dal sito Hearstapps, che non ha una home page di facciata per presentarsi.
Facciamo un giro su Identifont a vedere se conosce tutti questi font.
Saol è stato aggiunto nel 2017, il disegnatore indicato è Schick Toikka. O la disegnatrice? Schick è un nome da uomo o da donna? Scioglie i dubbi, almeno in parte, Luc Devroye, secondo cui Schick Toikka non è una persona, ma uno studio tedesco-finlandese fondato a Berlino da Florian Schick e Lauri Toikka. A occhio, il primo nome è tedesco, il secondo finlandese. Già, ma i nomi, Florian e Lauri, sono maschili o femminili? Non ha importanza.
Il font in questione si può acquistare solo dal loro sito (su cui comunque non c’è foto degli autori, e non ci si pone proprio il problema).
Il Charter invece risulta disegnato da Matthew Carter, nome molto noto nell’ambiente: ha disegnato Georgia, Tahoma, Verdana, Skia che sono diffusi di serie sui personal computer.
Oltre alla versione della Bitstream, usata da Elle, ne esiste un’altra versione di proprietà della Itc.
Per quanto riguarda il Gabor... il nome porta soltanto a un calligrafico disegnato da Ralph M. Unger (Rmu Typedesign). Né il nome Ellefutur ci porta a qualcosa di meglio, su Identifont.
Non ci resta altra scelta che guardarci dentro. C’è scritto “Copyright (c) 2014 by . All rights reserved”. Il che non è molto incoraggiante.
Però nella tabella Nomi Ttf risulta: “Disegnatore - Florian Ribisch”. Un altro/a Florian?
Il nome non porta comunque da nessuna parte: né Identifont né Devroye lo conoscono.

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