Frank Ruhl
Il sito italiano Linkiesta usa il Frank Ruhl per i titoli, caricandolo dai server di Google.
La parte latina dell’alfabeto non ha nessuna particolarità che salta all’occhio. A me piace la versione Black, per il modo in cui è gestito il contrasto tra tratti spessi e tratti sottili. I titoli del sito però sono meno d’impatto, preferendo puntare su un più consueto Bold.
Il font è disponibile in quattro pesi diversi, e mancano completamente gli italici: le parole che i giornalisti hanno messo in corsivo (la versione Regular è usata per il testo degli articoli del sito) vengono semplicemente inclinate in obliquo, anche se questa assenza passa abbastanza inosservata.
Il nome del font però deriva dalla parte ebraica del carattere, “il più ubiquo carattere ebraico nella stampa”, dice la didascalia di Google. Le lettere furono disegnate nel 1908 da Rafael Frank in collaborazione con Auto Ruhl, in una fonderia di Leipzig. La versione finale è stata rilasciata nel 1910.
La versione digitale su Google è stata messa a punto da Yanek Iontef, nato in Russia ma trasferitosi in Israele all’età di 16 anni (oltre che a Tel Aviv ha lavorato anche a Londra).
Il Frank Ruhl è l’unico suol lavoro caricato su Google.
Se non sbaglio, Linkiesta fino a qualche tempo fa usava il Merriweather. Come senza grazie invece usa tuttora il Roboto, anche in versione Condensed e Bold Condensed.
La parte latina dell’alfabeto non ha nessuna particolarità che salta all’occhio. A me piace la versione Black, per il modo in cui è gestito il contrasto tra tratti spessi e tratti sottili. I titoli del sito però sono meno d’impatto, preferendo puntare su un più consueto Bold.
Il font è disponibile in quattro pesi diversi, e mancano completamente gli italici: le parole che i giornalisti hanno messo in corsivo (la versione Regular è usata per il testo degli articoli del sito) vengono semplicemente inclinate in obliquo, anche se questa assenza passa abbastanza inosservata.
Il nome del font però deriva dalla parte ebraica del carattere, “il più ubiquo carattere ebraico nella stampa”, dice la didascalia di Google. Le lettere furono disegnate nel 1908 da Rafael Frank in collaborazione con Auto Ruhl, in una fonderia di Leipzig. La versione finale è stata rilasciata nel 1910.
La versione digitale su Google è stata messa a punto da Yanek Iontef, nato in Russia ma trasferitosi in Israele all’età di 16 anni (oltre che a Tel Aviv ha lavorato anche a Londra).
Il Frank Ruhl è l’unico suol lavoro caricato su Google.
Se non sbaglio, Linkiesta fino a qualche tempo fa usava il Merriweather. Come senza grazie invece usa tuttora il Roboto, anche in versione Condensed e Bold Condensed.
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