Ludlow Tempo - Robert Hunter Middleton


Un tipo di carattere abbastanza dimenticato è il Tempo, disegnato da Robert Hunter Middleton nel 1931 per la Ludlow.
Se non sbaglio è quello che venne utilizzato per una vecchia edizione dell’Enciclopedia Universo, in Italia. La caratteristica che più si nota è la a a doppio livello accoppiata ad una t a forma di croce, una scelta che è in completo disuso, al giorno d’oggi: nei font moderni si sceglie di regolarsi come l’Helvetica (a a doppio livello e t con curva in basso) o come nel Futura (a ad un livello soltanto e t cruciforme).
Dice Fonts In Use che il Tempo era molto comune sui giornali americani tra gli anni Quaranta e i Sessanta. Tra le altre cose mostra una prima pagina del Dallas Times Herald del novembre 1963 che annuncia entusiasticamente la visita di Kennedy in città. Il presidente venne assassinato proprio mentre quella copia era in fase di stampa.
Le scritte impaginate in Tempo sono quelle centrali: un titolo a tre colonne, e i titoletti dei tre articoli sottostanti, di una colonna ciascuno. Uno si intitola: “Il servizio segreto è sicuro che tutto è sicuro” (“...Sure All Secure”): “Il solo oggetto che non è stato esaminato per la visita del presidente Kennedy a Dallas venerdì è stata l’aria che il presidente e la signora Kennedy respireranno. E se il Servizio Segreto ne avesse la possibilità, eseguirebbe un controllo anche su quella”. Tutto il resto era stato esaminato: cibo, fiori, strade, giornalisti...
Il sito nota anche l’uso del Metro No.2, che è quello che si nota a titolare la colonna di destra e qualche articolo secondario. Si riconosce per la famosa t, che in basso termina in maniera intermedia: non svolta a destra, ma nemmeno rimane allineata con il resto dell’asta; slitta leggermente.
Il titolo di apertura è in Tempo Heavy, dice la didascalia con tanto di link agli specimen d’epoca. La cosa strana è che il Tempo Heavy faceva scelte completamente opposte per entrambe le lettere: abbiamo una a come nel Futura e una t come nell’Arial (la parte inferiore curvata, quella superiore spiovente).
Una versione digitale del Tempo si può trovare su FontSpace, scaricabile gratuitamente ma usabile solo per uso personale. “La risposta idiosincrasica della Ludlow al Futura”, dice lo specimen (idiosincrasica forse inteso nel senso di concorrenziale).
Più tardi in giornata lo stesso quotidiano stampò varie altre edizioni mano mano che arrivavano gli aggiornamenti (con la stessa data e la stessa scritta “final edition”, senza nessun riferimento al fatto che fossero edizioni straordinarie). Qui per i titoli venne usato il Daily News Gothic, all caps stretto (una specie di Haettenschweiler, o Impact leggero. Direi una specie di Oswald, citando il più diffuso font di questo tipo su Google, se non fosse che Oswald era proprio il cognome dell’uomo che venne incriminato per l’omicidio in questione. E comunque lì il tratto rettilineo sulla parte destra della P è meno marcato).
Ma torniamo al Tempo: il suo disegnatore Robert Hunter Middleton nacque nel 1898 in Scozia, e migrò poi in Alabama. Lavorò per quarant’anni alla Ludlow di Chicago, creando un centinaio di caratteri. “I più conosciuti sono della famiglia di corsivi Eusebius”, dice Identifont nelle poche righe di biografia dedicate a Middleton. Peccato che la famiglia Eusebius non è elencata sotto. Evidentemente non c’è nessuna digitalizzazione attribuita a lui.
Ci sono un paio di Bodoni (tra cui il Campanile, che è molto stretto), alcuni Garamond, un Jenson, un Gothic (sempre senza grazie stretto da usarsi per i titoli dei quotidiani).
Di Tempo il sito segnala solo la versione Heavy Condensed, con a a doppio livello e t normale, ma senza cima spiovente, di proprietà ora di Adobe e Linotype.
Ci sono poi molte versioni del Coronet (italico), un Radiant (senza grazie con spessore del tratto variabile ed estremità della C che si fronteggiano), altri sans, italici, un corsivo che prende il nome da Middleton stesso, e l’Umbra, che non prende il nome dalla regione italiana ma dalla parola latina che significa ombra. “Una versione ombreggiata del Tempo”, dice la didascalia datandola 1935. È composta solo di maiuscole (più numeri e segni di interpunzione). Le lettere sono invisibili, si vedono soltanto i bordi a destra e in basso, come se fosse uno spessore in ombra.
A Middleton è dedicata anche una voce di Wikipedia in inglese (anche in olandese e arabo, soltanto), con quattro righe di biografia e l’elenco dei caratteri di cui si è occupato. L’Eusebius non era suo, ma di Ernst F. Detterer. Lui si occupò solo di aggiungerci delle versioni (Bold, Bold Italic, Open e Italic).
L’Eusebius riproduceva le lettere di Nicolas Jenson. La versione Open ha un effetto tipo Castellar. Sul sito di Devroye ci sono cinque specimen di questo carattere.
Middleton è morto a Chicago nel 1985, all’età di 87 anni.

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